Ultime notizie Superbonus 110%: approvata risoluzione per sbloccare i crediti fiscali
di Gianluca Oreto - 22/06/2022
"Chi visse sperando morì non si può dire" cantavano nel 1991 i Litfiba vezzeggiando il proverbio "chi visse sperando morì cantando". Non possiamo che accogliere allo stesso modo la risoluzione n. 1205 approvata ieri in Commissione 10ª (Industria, commercio, turismo) al Senato e che impegna il Governo ad attuare ogni opportuna iniziativa per risolvere il problema del blocco dei crediti edilizi.
Il dramma 2022 per la cessione del credito
A seguito delle misure introdotte nel 2022 a partire dal Decreto Legge n. 4/2022 (Decreto Sostegni-ter) la situazione nel comparto dell'edilizia privata ha cominciato ad ingarbugliarsi con una misura fiscale (il superbonus 110%) e degli interventi entrati ormai nell'immaginario collettivo senza più quell'alone di incertezza, paura o diffida che aveva caratterizzato il 2020 e che nel 2021, dal Decreto Legge n. 77/2021 (Decreto Semplificazioni-bis), aveva cominciato a produrre numeri in continua crescita.
A questa maggiore consapevolezza e fiducia si sono affiancate le modifiche al meccanismo della cessione del credito che non hanno bloccato gli interventi con nuovi adempimenti o controlli ma hanno messo un grosso cartello "STOP" alle possibilità di cedere il credito maturato soprattutto da imprese e professionisti a seguito di sconto in fattura. Stop che, come sempre accade in questo settore, ha riguardato tutti i crediti, sia quelli già maturati e non ancora ceduti prima di gennaio 2022 che quelli per interventi successivi.
Fatto sta che l'impossibilità di cedere il credito indiretto non ha fatto diminuire il numero di interventi in corso d'opera (lo dimostra il report Enea aggiornato a maggio 2022) ma di contro ha generato situazioni drammatiche per chi si è trovato ricco di crediti fiscali e ma un portafoglio vuoto. Numeri allarmanti sono stati evidenziati dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA) e dall'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE).
La risoluzione al Senato
Alla luce di queste considerazioni e con in ballo la conversione di due importanti decreti legge (il n. 36/2022, Decreto PNRR 2, e il n. 50/2022, Decreto Aiuti) la Commissione 10ª Industria Commercio Turismo del Senato ha approvato la risoluzione n. 1205 che impegna il Governo:
- ad adottare, in tempi estremamente celeri, ogni opportuna iniziativa, anche di carattere legislativo, volta a garantire le più ampie possibilità per le imprese del settore di operare nell'ambito degli interventi previsti dal Superbonus 110 per cento, in particolare rendendo funzionale e pienamente utilizzabile il meccanismo della cessione del credito, consentendo così lo sblocco dei crediti d’imposta presenti nei cassetti fiscali delle medesime imprese,
- ad ampliare la platea dei cessionari, prevedendo, tra l’altro, la possibilità per le banche e le società appartenenti a un gruppo bancario di cedere i crediti d’imposta derivanti ai propri correntisti corporate rientranti nella definizione europea di piccole e medie imprese, di cui al decreto del Ministero dello sviluppo economico del 18 aprile 2005, e anche valutando l'opportunità di coinvolgere Poste Italiane S.p.A. e Cassa depositi e prestiti.
Gli effetti della risoluzione
Gli effetti della risoluzione li conosceremo quando saranno approvate le leggi di conversione del Decreto PNRR 2 e del Decreto Aiuti. Da ricordare, infatti, che fino ad oggi, in tutte le conversioni in legge il Governo ha utilizzato il voto di fiducia riducendo il ruolo del Parlamento a mera comparsa dell'attività legislativa.
È chiaro che la risoluzione è un atto ufficiale del Parlamento che il Governo dovrà tenere in considerazione ma è altrettanto lampante l'intolleranza di quest'ultimo nei confronti del superbonus 110% e della cessione del credito.
Al momento l'unica certezza sono le date:
- 29 giugno 2022, scadenza della conversione in legge del Decreto Legge n. 36/2022;
- 16 luglio 2022, scadenza della conversione in legge del Decreto Legge n. 50/2022.
A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle due leggi di conversione avremo maggiori possibilità di comprendere al meglio il valore di questa risoluzione sulle decisioni del Governo.
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