Variazioni colturali: aggiornamento software Docte 2
di Redazione tecnica - 18/02/2022
L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato un aggiornamento del software Docte 2, il programma per l'elaborazione e la comunicazione delle variazioni colturali da parte di professionisti e associazioni di categoria.
Cosa sono le variazioni colturali
Un soggetto che effettua la variazione della coltura praticata su una particella di terreno, rispetto a quella censita nella banca dati del Catasto terreni, è obbligato a dichiarare queste variazioni, utilizzando il Software DOCTE 2.0, oppure il modello pdf “Dichiarazione variazione coltura”. La dichiarazione va presentata al competente ufficio provinciale - Territorio dell'Agenzia.
Dal 1° gennaio 2007, tale adempimento non è necessario nel caso in cui un soggetto dichiari correttamente l’uso del suolo sulle singole particelle catastali a un Organismo pagatore, riconosciuto ai fini dell’erogazione dei contributi agricoli. Infatti, sulla base di tali dichiarazioni l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), ogni anno propone aal Fisco.
Dopo tale aggiornamento l’Agenzia delle Entrate pubblica nella Gazzetta Ufficiale un comunicato con l’elenco dei Comuni interessati dalle variazioni colturali. L'ultimo comunicato è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2021. Per i 60 giorni successivi dalla pubblicazione in G.U., l’Agenzia rende disponibili gli elenchi delle particelle interessate dall’aggiornamento presso:
- gli uffici provinciali – Territorio;
- il Comune interessato
- con il servizio di consultazione online.
Segnalazioni incongruenze e rettifiche
Gli utenti possono segnalare eventuali incongruenze tra le informazioni da loro dichiarate e quelle presenti nella banca dati del Catasto terreni, mediante una richiesta di rettifica.
In caso di incongruenze tra la qualità colturale dichiarata dal titolare a un Organismo pagatore, riconosciuto ai fini dell’erogazione dei contributi agricoli, e quella presente nella banca dati del Catasto Terreni, l'interessato può proporre ricorso alla Commissione tributaria provinciale competente per territorio.
Il ricorso contro i nuovi dati di classamento e reddito va presentato entro 120 giorni dalla pubblicazione del comunicato dell’Agenzia delle Entrate sulla Gazzetta Ufficiale, che rende noto l’aggiornamento relativo alle variazioni colturali. È possibile inoltre chiedere il riesame dell'atto di accertamento con un’istanza di autotutela.
Volture colturali on line
Il servizio telematico, disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate, fornisce l’elenco delle particelle catastali variate a seguito della dichiarazione sull’uso del suolo che il soggetto ha reso a un Organismo pagatore, riconosciuto ai fini dell’erogazione dei contributi agricoli.
Per ogni particella sono disponibili le seguenti informazioni:
- qualità catastale;
- classe;
- superficie;
- redditi, dominicale e agrario;
- eventuale simbolo di deduzione.
È sufficiente indicare gli identificativi catastali delle particelle: Provincia, Comune catastale, sezione, foglio e particella.
Il software Docte 2
Il programma rilasciato dall’Agenzia delle Entrate permette agli ordini professionali e alle associazioni di categoria di elaborare e fornire agli uffici provinciali - Territorio i dati delle denunce di coltura delle particelle censite al Catasto terreni.
In sede di aggiornamento della banca dati catastale, alle particelle oggetto della dichiarazione predisposta con il software Docte, è attribuita la nuova qualità di coltura e, in automatico, la classe prevalente nel foglio di mappa.
Nel caso in cui la qualità indicata non sia presente nel foglio, il sistema fornisce in automatico, la Classe Media nel Comune/Sezione censuaria. Questa attribuzione avviene anche per tutte le porzioni nelle quali viene eventualmente suddivisa una particella; inoltre, l'elenco delle possibili qualità da attribuire ad ogni particella o porzione, è stato implementato con le qualità parificate presenti per ogni Comune/Sezione censuaria.
Con il programma è possibile attribuire anche qualità assenti nel Comune: in questo caso i documenti sono delle istanze che l'Ufficio gestisce mediante la comparazione. Qualora una porzione mantenga la stessa qualità della particella madre, in fase di aggiornamento degli Atti Catastali, viene ignorata la Classe assegnata da Docte e riconfermata quella della particella originaria.
Inoltre, qualora a una particella venga attribuita una qualità irrigua, mentre in atti aveva una qualità asciutta, a quest’ultima viene assegnata in automatico una deduzione irrigua; tale deduzione viene attribuita dalla procedura di registrazione soltanto se la particella non ha già, in atti, altre deduzioni irrigue.
Infine, è possibile inoltre predisporre un documento con causale 'Variazione di destinazione' o 'Richiesta di aumento o diminuzione del classamento; entrambe queste tipologie di documenti sono da considerare istanze che vanno gestite dall'ufficio competente.
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