Vizi e difetti nei cantieri Superbonus (e non solo): riconoscimento, tutele e rimedi

di Gianluca Oreto - 24/10/2024

Dal 2020, con l’avvento del Superbonus, l’edilizia è stata caratterizzata da continue “rincorse”. In primis, la rincorsa delle scadenze da rispettare per assicurarsi l’accesso alle varie detrazioni fiscali connesse ai lavori, ma anche la riconcorsa per l’acquisto dei materiali, la rincorsa delle imprese chiamate ad eseguire gli interventi (non di rado “latitanti”) e dei vari tecnici che scendono in campo per la loro realizzazione e per il rispetto degli adempimenti certificativi.

La fretta nei cantieri agevolati

Non si tratta, però, di una situazione che ha riguardato solo il Superbonus. Una delle prime grandi “corse”, infatti, è stata fatta in vista della scadenza del Bonus Facciate, avvenuta il 31 dicembre 2022.

Ma la fretta, si sa, a volte crea problemi, che ora iniziano a venire a galla. Sono molte, soprattutto, le cause di contenzioso tra i vari soggetti che intervengono nelle pratiche edilizie (impresa, committente, tecnici, etc.), che possono essere incentrate anche sulla presenza di vizi e difetti delle opere, che possono manifestarsi a distanza di qualche anno dalle scadenze di cui sopra.

Ma quali sono i difetti più ricorrenti? E in quali casistiche essi si presentano? Com’è possibile riconoscerli e come ci si può tutelare?

Ne abbiamo parlato con il nostro esperto, l’ing. Cristian Angeli, che da anni segue l’evolversi delle tematiche inerenti ai bonus fiscali e al Superbonus sia in qualità di studioso delle normative, sia di consulente tecnico nell’ambito di perizie e contenziosi.

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