Annullamento SCIA in autotutela: illegittimo se fatto oltre tempi ragionevoli

No all’esercizio dello ius poenitendi oltre i limiti consentiti e rispetto alla posizione di affidamento del soggetto destinatario dell’atto di ritiro, in ragione del lungo tempo trascorso dall’adozione della d.i.a. annullata.

di Redazione tecnica - 11/09/2024

La sentenza del Consiglio di Stato

In una situazione come quella in esame, nella quale il Comune era perfettamente nelle condizioni di conoscere dello stato dei luoghi e della conformità o meno dell’integrale corredo documentale versato agli atti del procedimento dall’appellante, l’inerzia della civica Amministrazione nell’esaminare gli atti, frutto di un atto privato quale era la DIA, si rivelava del tutto ingiustificata.

In tal senso, il provvedimento di ritiro si mostra chiaramente lesivo del principio di affidamento del privato nella «sicurezza giuridica, da intendersi quale elemento fondamentale dello Stato di diritto» il quale non può essere leso da una decisione che trasmodi in un nuovo regolamento di una situazione sostanziale consolidata.

Il ricorso è stato quindi accolto, ritenendo illegittimo il provvedimento di annullamento in autotutela della DIA e dei successivi atti a essa collegati come l’ordine di demolizione.

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