Appalti di ingegneria e architettura: segnali positivi dal mercato
Il nuovo report dell’Osservatorio OICE/Informatel: a ottobre 2024 mini-ripartenza nell’ambito delle gare per servizi tecnici
L’andamento della domanda pubblica di servizi tecnici registra finalmente un’inversione di tendenza, con valori positivi nel mese di ottobre che parlano di una mini ripresa del mercato.
Appalti pubblici: il nuovo report OICE sui servizi tecnici
La conferma arriva con l’ultimo report dell’Osservatorio OICE/Informatel, che a ottobre 2024 considera un valore complessivo di 169,3 milioni per i bandi, ottenuto sommando l’importo delle gare per servizi di ingegneria (164,3 milioni) al valore della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati (5 milioni), raggiungendo l’importo complessivo di 169,3 milioni. Rispetto a settembre, l’incremento è notevole: +123,7% in valore mentre, rispetto al mese di ottobre 2023, si rileva un calo dello 0,7%.
Nei primi 10 mesi dell’anno, sommando il valore di 1,333 miliardi dei bandi di architettura e ingegneria al valore di 201,9 milioni della progettazione esecutiva compresa negli appalti integrati, si arriva ad un totale di 1,535 miliardi di servizi tecnici messi in gara, con un calo del 62,5% rispetto ai primi 10 mesi 2023. Il calo si conferma in valore anche rispetto al 2022 (-67,6%), e al 2021, sebbene in misura minore (-17,0%).
Molto rilevante la diminuzione delle gare UE (oltre 215mila euro), che sono passate da 2.014 nel 2022 a 881 quest’anno. Non solo: nei primi 10 mesi del 2024, anche per il continuo calo delle gare PNRR, la riduzione in valore è stata del 59,2% e in numero del 40,2%.
Le gare SIA
Le gare per servizi di ingegneria e architettura (esclusi gli appalti integrati) rilevate a ottobre sono state 253, per un importo di 164,3 milioni. Confrontando i dati con settembre, si conferma un forte aumento del 175% in valore, a fronte di un +34,6% nel numero. Rispetto al mese di ottobre del 2023, si rileva invece un aumento meno significativo in valore (+29 %) contro un’importante flessione nel numero (-62,9%). Complessivamente nel periodo gennaio-ottobre 2024 i bandi sono stati di 2.240 per 1,333 miliardi, registrando un importante calo, sia in valore (-57,3%) che in numero (-34,2%), rispetto allo stesso periodo 2023.
Le gare di sola progettazione
Tornando ai dati sulle gare pubblicate a ottobre 2024, si rileva un calo meno forte per le gare di sola progettazione: se ne contano infatti 104, con un valore di 35,1 milioni. Rispetto al mese precedente, il valore aumenta del 43,8% a fronte di una lieve flessione del 3,7% del numero, mentre il confronto con ottobre 2023 mostra un leggero calo nel valore (-14,3%), a fronte di un’importante flessione nel numero (-57,4%).
Guardando al dato annuale complessivo, si registra che nei primi 10 mesi del 2024:
- gli 857 bandi emessi hanno raggiunto un valore di 401,2 milioni, con un significativo calo, rispetto allo stesso periodo 2023, del 65,7% in valore e del 51,3% in numero;
- per le gare di sola progettazione con importo maggiore di 140mila euro, si prevede un ribasso solo sulle spese e non sul compenso professionale nel 36,1% dei casi; per il resto, la gara è gestita con richiesta di un ribasso unico sulla componente “prezzo” considerata nella sua interezza.
In riferimento ai requisiti di partecipazione, nel 48% dei casi si chiedono requisiti su 5 o 10 anni, come previsto nel disciplinare-tipo OICE invece che su 3, come previsto dall’art. 100 del Codice Appalti.
Gli accordi quadro
I bandi per accordo quadro rilevati a ottobre 2024 sono stati 23, pari al 9,1% del totale dei bandi per servizi di architettura e ingegneria, per un valore di servizi di 33,1 milioni, equivalente al 20,1% del valore totale. Rispetto a settembre, si rileva un’impennata sia in valore (+280,4%) che in numero (+283,3%). Anche il confronto con ottobre 2023 registra, un incremento notevole, sia nel valore dei bandi rilevati (+80,3%), che soprattutto nel numero (+360%).
Nei primi 10 mesi del 2024, il numero dei bandi per accordo quadro rilevato è stato 164, per 466,3 milioni, pari, rispettivamente, al 7,3% in numero e al 35% in valore sul totale dei bandi per servizi di architettura e ingegneria. Rispetto allo stesso periodo 2023, si registra un importante calo, sia in valore (-67,9%) che in numero (-57,8%).
Gli appalti integrati
Infine a ottobre 2024, le gare rilevate per appalto integrato sono state solo 80, con un importo della progettazione esecutiva compresa stimato in soli 5 milioni. Rispetto al mese di settembre, è evidente un forte calo del valore dei servizi (-68,8%) a fronte di un incremento del numero delle gare (+14,3%). Si tratta della conferma della tenenza in calo del valore della progettazione esecutiva (-88,5%), e del numero delle gare pubblicate (-22,3%), come evidenza il raffronto con il mese di ottobre 2023.
Anche nell’arco dei primi 10 mesi del 2024 il valore della progettazione esecutiva contenuta negli appalti integrati è in calo: 201,9 milioni, -79,1% rispetto allo stesso periodo 2023, mentre il numero dei bandi rilevati è stato di 664, in calo del 60,1% sui primi 10 mesi del 2023.
Il commento di OICE
“Accogliamo positivamente il dato di ottobre ma adesso è ormai chiaro che quest’anno si chiuderà sostanzialmente ai livelli del 2019. Ormai la fase PNRR può dirsi, per il nostro settore, quasi esaurita se si guarda alla domanda pubblica, almeno a quella non emersa negli affidamenti fiduciari”, spiega il Presidente dell’Associazione, Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell’Osservatorio di ottobre. “Gli effetti palesi della scelta di ampliare gli affidamenti diretti è che le gare di un certo importo (di livello europeo, sopra i 215.000 euro) sono una volta e mezzo meno di quelle che erano nel 2022 e così il trend del valore. In prospettiva occorre, anche con il decreto correttivo, finalmente formalizzato e trasmesso agli enti che dovranno rendere i pareri, recuperare livelli di concorrenza e trasparenza, partendo dalla riduzione delle soglie".
Continua Lupoi: "Sappiamo che il Governo sembra poco incline ad intervenire ma riteniamo che la qualità degli affidamenti non possa transitare per quasi il 90% dei casi da procedure fiduciarie. Positivo è invece l’accoglimento della nostra proposta sui requisiti, riportati a 10 anni, le tutele inserite per l’equilibrio contrattuale negli accordi quadro e la soluzione sull’equo compenso di cui bisognerà verificare gli effetti. Per noi però è fondamentale, anche alla luce di questi dati, che sia reintrodotta l’anticipazione contrattuale, rivedere la liberalizzazione dell’appalto integrato, inserire le linee guida 1 dell’Anac negli allegati e provvedere, poi, ad emanare un contratto-tipo per rendere effettivo il principio dell’equilibrio contrattuale.”
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