Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane: il provvedimento AdE-ISTAT
Adottate le specifiche tecniche e le modalità di accesso ai servizi erogati dall’ANNCSU tramite il Portale per i Comuni del Fisco
Con il provvedimento interdirigenziale prot. n. 160925/2022, l’ISTAT e l’Agenzia delle Entrate hanno adottato le “Specifiche tecniche e modalità di accesso ai servizi erogati dall’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU)”.
Archivio numeri civici: il provvedimento AdE-ISTAT
Come specificato nel provvedimento, i servizi dell’ANNCSU previsti dagli articoli 8 e 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 maggio 2016, sono resi disponibili ai Comuni tramite il “Portale per i Comuni”, gestito dall’Agenzia delle Entrate mentre con un successivo provvedimento verranno definite le specifiche tecniche e le modalità di accesso ai servizi erogati dall’ANNCSU da rendere disponibili ai gestori dei servizi postali e agli altri soggetti di cui all’art. 10 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 maggio 2016.
Cos’è l’ANNCSU
L’ANNCSU è un archivio nazionale informatizzato, codificato e dinamicamente certificato dai Comuni, che in conformità a quanto previsto dal Regolamento Anagrafico (DPR 30 maggio 1989, n.223) e alla direttiva INSPIRE (2007/2/CE del 14 marzo 2007) in materia di indirizzi, contiene per ciascun Comune, l’elenco delle aree di circolazione e dei relativi numeri civici, nonché le coordinate degli stessi, qualora fornite dal Comune, titolare del dato. I dati dell’ANNCSU sono finalizzati alla conoscibilità ed alla standardizzazione degli indirizzi e a favorirne la migliore e più estesa fruibilità.
Ai sensi dell’art. 4, comma 1, del DPCM, l’ANNCSU costituisce, dalla data di attivazione, il riferimento nazionale per gli stradari e indirizzari comunali. Ciò implica necessariamente che oltre ad essere facilmente e liberamente consultabile da chiunque abbia necessità di trattare un indirizzo, deve contenere una base dati a copertura nazionale, certificata e completa, contenente indirizzi scritti in forma standardizzata.
ANNCSU e censimenti ISTAT
L’ANNCSU costituisce uno strumento indispensabile per l’attuazione del censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, previsto dall’art. 3, comma 1 del D. L. n. 179/2012. Se da un lato la cadenza, annuale e non più decennale, dei censimenti necessita di comprimere, portandole praticamente a zero, le tempistiche necessarie per la raccolta dei dati relativi agli stradari ed agli indirizzari, dall’altro l’utilizzo dei dati presenti nell’Archivio ANNCSU consente di ottenere forti risparmi di spesa e di tempo.
Esso è nato sulla base di una convenzione stipulata tra Agenzia delle Entrate e Istat il 21 giugno 2010 in occasione delle attività propedeutiche al 15° censimento della popolazione e delle abitazioni, che ha previsto la creazione di un archivio informatizzato e codificato contenente gli stradari (elenco delle denominazioni delle aree di circolazione) ed i numeri civici di tutti i Comuni italiani.
Prima dell’avvio del 15° censimento, tali denominazioni sono state infatti modificate o integrate dai 7.585 Comuni non capoluogo di provincia con popolazione inferiore a 20.000 abitanti, tramite le applicazioni messe gratuitamente a disposizione dall’Agenzia sul “Portale per i Comuni”, già utilizzato dai Comuni per la fruizione dei dati catastali.
I servizi predisposti sul “Portale”, oltre ad agevolare i Comuni nell’informatizzazione dei propri stradari, che nel caso dei piccoli Comuni spesso erano fino a quel momento gestiti in modo cartaceo, hanno supportato le stesse Amministrazioni:
- negli adempimenti previsti dal Regolamento Anagrafico, inerenti la tenuta e l’aggiornamento dei propri stradari e indirizzari;
- negli adempimenti previsti dall’articolo 3 della legge n. 221 del 2012 inerenti il conferimento degli stessi stradari e indirizzari all’Istat.
Completato il censimento, l’Istat ha effettuato l’analisi e l’incrocio degli stradari e degli indirizzari forniti dai Comuni, prima e durante il censimento, e ha chiesto a tutti i Comuni italiani di verificare i disallineamenti riscontrati provvedendo, ove necessario, a correggere, integrare e validare i dati fornendo una fotografia della situazione esistente.
Ogni singolo Comune, completata l’attività di cui sopra, procede quindi alla fase di conferimento dei dati nell’ANNCSU, prevista dall’art. 6, comma 1, del DPCM 12/05/2016 (di seguito DPCM) attivando in tal modo l’ANNCSU, come previsto dall’art. 6, comma 2. Con l’attivazione dell’ANNCSU tutti i dati conferiti saranno verificati, in base alle norme e istruzioni tecniche attuali, dall’Istat che comunicherà gli esiti di tale verifica ai singoli Comuni.
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