Archivio numeri civici e strade: arrivano le nuove specifiche tecniche per l'ANNCSU
Dall'Agenzia delle Entrate e ISTAT arriva il provvedimento con le nuove specifiche tecniche per accedere, aggiornare e certificare gli indirizzi del proprio territorio attraverso la banca dati nazionale ANNCSU
Le amministrazioni comunali potranno presto avvalersi di nuove specifiche tecniche per accedere, aggiornare e certificare gli indirizzi del proprio territorio attraverso la banca dati nazionale ANNCSU (Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane).
Specifiche tecniche ANNCSU: il provvedimento AdE - ISTAT
La conferma arriva con la pubblicazione del Provvedimento congiunto AdE-ISTAT del 12 dicembre 2024, che, ai sensi dell’articolo 11 del dPCM 12 maggio 2016, ha adottato le specifiche tecniche e le modalità di accesso ai servizi erogati dall’ANNCSU riportate nell’allegato tecnico, a sostituzione di quelle precedenti approvate nel 2022.
Con l'aggiornamento, si recepiscono le disposizioni del Regolamento di esecuzione (UE) 2023/138 della Commissione Europea, adottato il 21 dicembre 2022 che stabilisce un elenco di specifiche serie di dati di elevato valore e le relative modalità di pubblicazione e riutilizzo.
Cos'è l'ANNCSU
Istituito nel 2016, l'ANNCSU permette ai Comuni di gestire in maniera dinamica gli indirizzi territoriali, grazie a un sistema integrato e interoperabile con quelli dell'anagrafe tributaria, dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e del catasto.
L'archivio è suddiviso in tre sotto-archivi principali, consentendo una gestione dettaglia e accurata delle informazioni territoriali:
- 1. Stradario: contiene l'elenco completo degli odonimi, ossia i nomi delle vie e delle aree di circolazione;
- 2. Indirizzario: estensione dello stradario comunale, comprende tutti i numeri civici;
- 3. Archivio degli interni: include informazioni sugli accessi interni che portano direttamente a unità abitative, esercizi commerciali o uffici.
Attraverso il Portale, gestito dall’Agenzia delle Entrate, gli enti locali possono così certificare e verificare gli indirizzi, consultare i dati territoriali in modo puntuale o massivo e garantire una maggiore interoperabilità con altri archivi informatici nazionali e regionali.
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