Assessment 4.0 PA: la rivoluzione digitale che sta trasformando i lavori pubblici
Strategie, strumenti e best practices per una valutazione efficace nell'era digitale
L'assessment nella Pubblica Amministrazione italiana
L'introduzione di sistemi di assessment di nuova generazione sta ridisegnando profondamente il modo in cui la Pubblica Amministrazione gestisce e valuta i propri processi, portando a risultati sorprendenti in termini di efficienza, trasparenza e qualità delle opere realizzate.
La storia dell'assessment nella Pubblica Amministrazione italiana è una narrazione di evoluzione e cambiamento, un percorso che parte da lontano ma che negli ultimi anni ha subito un'accelerazione senza precedenti. Il D.Lgs. 150/2009, noto come Decreto Brunetta, aveva posto le prime pietre di questo edificio, ma è con l'avvento del PNRR e la spinta alla digitalizzazione che la trasformazione ha assunto contorni rivoluzionari.
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) ha introdotto importanti novità mirate a migliorare l’efficienza e la trasparenza nella gestione delle gare pubbliche, imponendo una maggiore attenzione alla qualificazione delle stazioni appaltanti. In particolare, il Codice prevede che le stazioni appaltanti debbano dimostrare un elevato livello di competenza e capacità operativa, soprattutto nell’ambito della programmazione e gestione dei contratti.
Inoltre, il D.Lgs. 36/2023 enfatizza l'importanza della digitalizzazione dei processi di procurement, richiedendo che le stazioni appaltanti adottino piattaforme integrate per la gestione delle gare. Questo rende essenziale l’implementazione di programmi di assessment orientati non solo alla valutazione delle competenze tecniche, ma anche alla formazione continua in ambiti come il Building Information Modeling (BIM), la sostenibilità ambientale e la gestione dei rischi.”
In questo contesto, l'adozione di sistemi di assessment digitali si rivela strategica per garantire che i funzionari pubblici abbiano le competenze tecniche e manageriali necessarie per gestire processi complessi come la redazione dei bandi di gara, la valutazione delle offerte, il monitoraggio delle performance contrattuali e la gestione delle eventuali controversie. L'assessment continuo permette di rilevare tempestivamente eventuali gap formativi, assicurando che il personale sia adeguatamente preparato per affrontare le sfide poste dalle nuove normative e dall'incremento dei progetti finanziati dal PNRR.
Come ha sottolineato il Ministro Paolo Zangrillo, "la digitalizzazione dei processi di procurement non è più un'opzione ma una necessità strategica per modernizzare la PA e garantire trasparenza ed efficienza nelle procedure di gara." Questa visione si è concretizzata attraverso l'implementazione di sistemi integrati che vanno ben oltre la semplice digitalizzazione dei processi.
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