Attuazione PNRR: nuova relazione in Parlamento

La relazione riporta i risultati del I semestre 2024, dopo la revisione di dicembre e dopo le modifiche introdotte dal Decreto PNRR 4 e dal Decreto Coesione

di Redazione tecnica - 25/07/2024

È stata presentata in Parlamento la quinta relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) durante il primo semestre del 2024.

Stato di attuazione PNRR: la relazione sul I semestre 2024

Come riportato nella nota sintetica, la relazione descrive le riforme e gli investimenti realizzati, puntualizzando il raggiungimento dei traguardi previsti, che hanno consentito all'Italia di ricevere ingenti risorse finanziarie dall'Unione Europea.

Positiva la valutazione a livello internazionale sugli sforzi per la realizzazione del Piano, sia da parte del Fondo Monetario Internazionale e dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che dalla Commissione europea ha evidenziato i notevoli progressi compiuti dall'Italia, confermati nella Valutazione di medio termine del Dispositivo di ripresa e resilienza e nella Relazione per Paese del 2024 e nelle successive raccomandazioni specifiche approvate dal Consiglio UE del 16 luglio 2024.

Scendendo nel dettaglio, l'Italia ha presentato la richiesta per il pagamento della sesta rata del PNRR il 28 giugno 2024, attestando il raggiungimento di traguardi collegati al 63% delle risorse del Piano. Finora, l'Italia ha ricevuto 102,5 miliardi di euro, pari al 53% della dotazione complessiva del Piano. Questo dato dovrebbe aumentare a 113,5 miliardi di euro con il pagamento della quinta rata, approvato dalla Commissione europea e dal Comitato economico e finanziario.

Le novità normative e le misure attuative

Il Consiglio UE ha approvato il nuovo PNRR italiano l'8 dicembre 2023, richiedendo l'adozione di iniziative nazionali per adeguare l'ordinamento e facilitare l'attuazione del Piano. Successivamente, il decreto-legge del 2 marzo 2024, n. 19, ha introdotto diverse innovazioni normative, tra cui:

  • un meccanismo di monitoraggio rafforzato per garantire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR. I soggetti attuatori devono aggiornare i cronoprogrammi procedurali e finanziari sulla piattaforma informatica ReGiS, includendo lo stato dei pagamenti;
  • l’istituzione di Cabine di coordinamento presso le Prefetture per monitorare e supportare l'attuazione dei progetti del PNRR a livello territoriale. Le sedute, hanno coinvolto costantemente le Amministrazioni titolari di interventi, le Regioni, l’ANCI e l’UPI.

Per garantire il rispetto del Principio ambientale DNSH (Do No Significant Harm), è stata aggiornata la Guida operativa, includendo nuovi requisiti tecnici e misure derivanti dalla revisione del PNRR. La guida comprende mappature, schede tecniche, check-list di verifica e controllo, oltre ad appendici relative ai criteri ambientali minimi (CAM).

Ulteriori novità sono state apportate con il decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60 (Decreto Coesione) che ha individuato settori strategici e definito criteri per selezionare gli interventi prioritari, privilegiando quelli che contribuiscono alle pianificazioni nazionali e regionali.

Le modifiche nel 2024

Il 4 marzo 2024, l’Italia ha richiesto una revisione tecnica della Decisione esecutiva del Consiglio del 13 luglio 2021. Questa revisione è stata approvata dalla Commissione europea il 26 aprile 2024 e successivamente dal Consiglio UE il 14 maggio 2024. Le modifiche riguardano 23 misure e sono finalizzate a garantire il raggiungimento degli obiettivi del Piano, correggendo errori materiali senza apportare modifiche sostanziali.

Con le modifiche, il numero complessivo di milestone e target è passato da 617 a 618, con una modifica della distribuzione degli obiettivi da conseguire ai fini dell'ottenimento di alcune rate. Per la quinta rata, il numero di obiettivi è aumentato da 52 a 54, grazie al conseguimento anticipato di due obiettivi relativi alla riforma dell'Amministrazione Fiscale. Per le rate successive, il numero di risultati è stato ridotto nella sesta da 39 a 37 e nella settima da 74 a 69, mentre è stato incrementato nell’ottava da 37 a 40 e nella nona rata da 64 a 67.

L'avanzamento del PNRR può essere valutato attraverso vari indicatori, tra cui:

  1. Risultati Conseguite e Risorse Ricevute: Questi indicatori misurano l'effettivo raggiungimento degli obiettivi a cui è connessa l’erogazione dei fondi europei.
  2. Avanzamento Procedurale: Questo indicatore considera le procedure amministrative adottate per l'assegnazione dei finanziamenti e per l'individuazione dei progetti da finanziare.
  3. Spesa Sostenuta: Include le anticipazioni e i pagamenti corrispondenti allo Stato Avanzamento Lavori (SAL) fino al completamento del progetto. La spesa sostenuta è generalmente inferiore alle risorse ricevute a causa di vari fattori, tra cui la natura qualitativa degli obiettivi iniziali del PNRR, i tempi necessari per la realizzazione dei lavori e gli eventuali ritardi nella rendicontazione da parte dei soggetti attuatori.

I risultati della quinta rata

Nell’ambito della quinta rata del PNRR sono stati conseguiti 53 obiettivi, di cui 23 milestone e 30 target, relativi a 14 riforme ed a 22 investimenti. Le misure coinvolgono 14 Amministrazioni e riguardano in particolare la transizione verde, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, la mobilità sostenibile, la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e dei servizi ai cittadini, la creazione di un contesto favorevole all’attività di impresa, la giustizia e la pubblica amministrazione, le politiche sociali, l'istruzione, la ricerca, la salute, la revisione della spesa pubblica e il contrasto all’evasione fiscale.

Gli Obiettivi della Sesta Rata

Nella sesta richiesta di pagamento è previsto il conseguimento di 37 obiettivi, suddivisi in 27 milestone e 10 target, per un importo complessivo pari a 8,5 miliardi di euro. Le misure sono gestite da 17 Amministrazioni e riguardano riforme importanti e investimenti strategici volti a migliorare la competitività e la sostenibilità energetica, ambientale e sociale.

Il confronto con gli altri Stati

Come riportato nella Relazione, l’Italia è il principale beneficiario dei fondi, seguita da Spagna, Francia e Germania. In relazione al PIL, l’Italia è il quarto percettore con un rapporto del 9,3%, preceduta da Grecia (16,3%), Ungheria (13,1%) e Spagna (11,2%).

Tutti gli Stati membri hanno modificato i loro Piani almeno una volta; alcuni di questi con in significativo incremento delle risorse a seguito delle modifiche apportate. Alla data del 18 luglio 2024, gli Stati membri hanno presentato 62 richieste di pagamento, per un totale di 213,19 miliardi di euro al netto del prefinanziamento e di 283,42 miliardi al lordo. Di queste richieste, 47 sono state approvate, con risorse erogate pari a 173,65 miliardi di euro al netto del prefinanziamento; 6 richieste hanno ricevuto valutazione positiva e 8 sono ancora in valutazione.

Tutti gli Stati membri, eccetto Svezia e Ungheria, hanno presentato almeno una richiesta di pagamento. L’Italia è l’unico Paese che ha trasmesso 6 richieste di pagamento, ricevendo 102,5 miliardi di euro, il 53% della dotazione finanziaria complessiva. La Spagna, che ha un piano assimilabile a quello italiano in termini di dimensione finanziaria, ha trasmesso quattro richieste di pagamento, ricevendo risorse per oltre 38 miliardi di euro, pari al 24% della sua dotazione complessiva.

Alla data del 18 luglio 2024, sono stati complessivamente raggiunti 1.654 obiettivi, circa il 22% del totale. L’Italia si distingue per il numero più alto di risultati conseguiti, seguita dalla Spagna.

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