Autocertificazione CFP ingegneri: tutte le novità per il 2025

Il CNI chiarisce come presentare l’autocertificazione dell’aggiornamento informale 2024 e richiedere il riconoscimento dei CFP per pubblicazioni e altre attività qualificate

di Redazione tecnica - 20/02/2025

Dal 1° gennaio 2025 è in vigore il Testo Unico 2025 con le Linee Guida per l’aggiornamento della competenza professionale, con importanti novità per gli ingegneri in merito alla gestione dei CFP (Crediti Formativi Professionali) 

Sempre dalla stessa data e fino al 31 marzo 2025, gli iscritti potranno presentare l’Autocertificazione dell’aggiornamento informale 2024 e richiedere il riconoscimento dei CFP per pubblicazioni e altre attività qualificate. Vediamo nel dettaglio come procedere.

Autocertificazione CFP 2024: chi può presentarla e come?

L’Autocertificazione può essere presentata da tutti gli ingegneri iscritti all’Albo, a condizione che dimostrino di aver svolto attività professionale nel 2024 con un correlato aggiornamento informale.

Per inviare la richiesta è necessario:

  • registrarsi su www.mying.it, utilizzando una mail NON PEC come username. È possibile accedere anche tramite SPID o CIE.
  • accedere alla sezione “Richiesta CFP” sulla Piattaforma Unica Nazionale.
  • compilare il modulo di autocertificazione, suddiviso in due riquadri:
    1. attività professionali dimostrabili (descrizione dettagliata delle attività svolte nel 2024);
    2. attività di aggiornamento formativo informale (studio, approfondimenti normativi, ricerca documentale, etc.).
  • effettuare il pagamento del diritto di segreteria di 7 euro (IVA esente) tramite carta di credito o bonifico SEPA Direct.

Una volta inviata la richiesta, verranno accreditati immediatamente 15 CFP (valido per il 2024). Tuttavia, il CNI effettuerà controlli su tutte le autocertificazioni presentate, con la possibilità di rideterminare i CFP assegnati in caso di informazioni insufficienti.

Cosa scrivere nell’autocertificazione

Il CNI segnala che non saranno accettate autocertificazioni con descrizioni generiche come “progettazione” o “consulenza”. È necessario specificare dettagliatamente l’attività svolta, il contesto e gli elementi distintivi.

Le attività di aggiornamento informale possono includere anche quelle svolte in ambito aziendale e/o dell’ente di appartenenza purché esse siano correlate allo svolgimento di mansioni/incarichi che abbiano un implicito carattere professionale in uno dei tre settori dell’albo (civile ambientale; industriale; dell’informazione) e che saranno comunque indicate nel riquadro.

Nel caso si svolga la professione di docente, le attività di aggiornamento informale e le attività professionali inserite nel riquadro 1) e nel riquadro 2) devono essere aggiuntive e/o integrative a quelle svolte ordinariamente come docente.

Le autocertificazioni incomplete o generiche non saranno validate.

Riconoscimento CFP per pubblicazioni, brevetti e attività qualificate

Sempre fino al 31 marzo 2025 sarà possibile richiedere il riconoscimento dei CFP per pubblicazioni, brevetti e partecipazione a commissioni tecniche.

Tipologie e crediti riconosciuti

  • articoli su riviste scientifiche indicizzate SCOPUS/Web of Science o riconosciute dal CNI: 2,5 CFP per articolo, fino a 6 articoli;
  • monografie e manuali con ISBN: 5 CFP per pubblicazione;
  • contributi su volume con ISBN: 2,5 CFP per contributo, fino a 6 contributi;
  • brevetti concessi dall’UIBM o enti equivalenti: 10 CFP per brevetto;
  • partecipazione qualificata a commissioni tecniche (Ministeri, Regioni, UNI, CEI, Consiglio Superiore LLPP, ecc.): 5 CFP all’anno;
  • commissioni Esami di Stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere: 3 CFP per sessione d’esame.

Come presentare la richiesta

Le domande devono essere inviate tramite la Piattaforma Unica Nazionale, compilando la modulistica specifica. Non è previsto alcun diritto di segreteria per questa tipologia di CFP.

Il CNI segnala che le richieste devono essere presentate entro il 31 marzo 2025. Non saranno accettate domande tardive.

 

© Riproduzione riservata