Azioni per l'energia sostenibile e il clima: il nuovo Piano di Roma
Approvato il nuovo PAESC di Roma Capitale, con il supporto di ENEA, GSE e ISPRA. Tra gli obiettivi, l'ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio
Diminuzione delle emissioni di CO2 al 2030 dal 51,6% al 66,3%, per mantenere entro 1,5 gradi l’aumento medio della temperatura globale al 2100 sancito a Parigi, sostegno agli interventi di decarbonizzazione e rigenerazione urbana con lo stanziamento di oltre 10 miliardi di euro anche grazie ai fondi PNRR, moltiplicare gli investimenti in energie rinnovabili, comunità energetiche, supporto alla mobilità sostenibile e all’economia circolare, sfavorire progetti di riforestazione urbana.
Piano d'Azione per l'Enegia Sostenibile e il Clima: Roma approva il PAESC
Sono tanti e ambiziosi gli interventi proposti nel Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) aggiornato, con il supporto scientifico di ENEA, Gse e Ispra, da Roma Capitale, che fa parte del Network C40 delle grandi città del mondo impegnate sul clima.
Il piano definisce obiettivi e impegni sul clima per la città base di quanto previsto dal Patto dei Sindaci lanciato dalla Commissione Europea. In particolare, tra i punti qualificanti del PAESC approvati dalla giunta capitolina figurano:
- la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, in particolare con le 211 scuole finanziate con il CIS, le 17 del PNRR, e gli interventi in corso sul patrimonio di edilizia sociale;
- il potenziamento delle infrastrutture di trasporto pubblico;
- il completamento dell’impiantistica per la gestione circolare del ciclo dei rifiuti e delle materie prevista dal piano rifiuti.
La revisione del Paesc è il primo passo del percorso di impegno sul clima che l’amministrazione ha intrapreso all’interno della Mission 100 Neutral-climate and smart cities by 2030, in cui Roma è stata selezionata dalla Commissione europea.
La città negli ultimi 20 anni si è distinta per una diminuzione costante delle emissioni, che si sono ridotte del 35% rispetto al 2003 e dell’11% rispetto al 2015, passando da 12,905 milioni nel 2003 a 8,411 milioni di tonnellate di C02 nel 2019.
L’obiettivo al 2030 è di fare della transizione energetica un volano di innovazione nei diversi settori e di creazione di nuovo lavoro, con investimenti nella produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili, nella mobilità sostenibile, nell’economia circolare, nella forestazione urbana
Il ruolo di ENEA nei PAESC
In collaborazione con l’ufficio del Patto dei Sindaci di Bruxelles, ENEA fornisce alle amministrazioni locali sostegno per la diffusione e l’adozione dei PAESC e per promuoverne l’utilizzo come strumento di attuazione e monitoraggio della pianificazione a livello regionale. L’Agenzia infatti ha un ruolo importante nello sviluppo di politiche locali per l’efficienza energetica e per la definizione di sistemi di governance che consentano di adottare, nelle diverse realtà locali, le direttive europee in materia di clima ed energia (ad esempio la RED e la EPBD) in coerenza con gli obiettivi fissati a livello UE.
Proprio per questo ENEA predispone anche strumenti tecnici, tra cui ad esempio la piattaforma realizzata nell'ambito del progetto ES-PA e utilizzata in collaborazione con la Regione Siciliana per monitorare i PAESC messi a punto dalle amministrazioni comunali siciliane.
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