Bandi di progettazione e altri servizi tecnici con risorse PNRR: il report OICE 2022
Crescita esponenziale del valore della progettazione. Si attende ora la fase attuativa in cui entreranno in gioco le competenze delle stazioni appaltanti
È stato pubblicati da OICE il report sui bandi di progettazione e altri servizi tecnici per interventi a valere su risorse PNRR e PNC relativo al 2022 e al IV trimestre dell’anno appena trascorso.
Servizi di architettura e ingegneria e Bandi PNRR: il report OICE sul 2022
Il documento contiene un bilancio su tutte le procedure di gara rilevate nell’intero 2022 che si riferiscono a interventi a valere su risorse PNRR e PNC, focalizzando l’attenzione sull’ultimo trimestre dell’anno appena passato (1° ottobre al 31 dicembre 2022), confrontandone i risultati con il 3° trimestre del 2022.
Dopo la partenza in tono minore dell’ultimo trimestre del 2021, i bandi per soli servizi di architettura e ingegneria (SAI) – progettazione, supporti al RUP, direzione lavori, collaudi e assistenze tecniche ‐, nel corso del 2022 hanno visto una crescita costante, con un picco nel trimestre estivo, passando dal minimo di 179 bandi, per 172,8 milioni di euro, del primo trimestre al massimo di 806 bandi, per 1.116,99 milioni di euro del terzo trimestre 2022.
Nel IV trimestre 2022 i bandi rilevati sono stati 621, con un valore di 760 milioni di euro. Secondo OICE il passaggio di testimone dal Governo Draghi al Governo Meloni ha avuto qualche ricaduta anche sull’attività di gara, esplosa nel terzo trimestre e in leggero calo negli ultimi tre mesi del 2022. In ogni caso rimane il dato generale di un ingente volume di servizi di ingegneria e architettura messi in gara, al netto degli appalti integrati nell’ultimo anno: il totale registrato è di 1.968 bandi per 2.437,0 milioni di euro di valore, corrispondenti a 20,1 miliardi di lavori.
A questo si deve aggiungere anche il valore della progettazione esecutiva affidata con gli appalti integrati (appalto di progettazione esecutiva e realizzazione di lavori) pari a 718 bandi di appalto integrato per un valore della progettazione esecutiva di circa 1,1 miliardi, che porteranno alla realizzazione di lavori per 24,8 miliardi ‐ si arriva ad un totale generale di circa 3,5 miliardi di attività tecniche messe in gara nel 2022, che attiveranno 45 miliardi di lavori, per un totale di 2686 procedure, fra appalti di servizi e appalti integrati.
In questo modo, stando al valore della sola progettazione si parla di 2 miliardi di euro messi in gara nell’intero 2022.
Come sottolinea OICE, si tratta di un dato estremamente significativo, se confrontato con il valore di tutta la progettazione messa in gara nell’anno precedente, rispetto al quale l’Osservatorio OICE aveva rilevato affidamenti per un totale annuo di 1,167 milioni di euro. Ciò significa che l’incremento percentuale portato el 2022 dal PNRR, per quanto attiene alla sola progettazione affidata singolarmente o nell’ambito di appalti integrati, è stato di oltre il 75% per un valore assoluto di 877 milioni di euro.
La semplificazione delle procedure
Molto è stato fatto per velocizzare le gare, anche lasciando sul campo qualche presidio di trasparenza (esempio ne sono gli affidamenti diretti fino a 139mila di servizi tecnici), nell'ottica di un'accelerazione dei tempi di aggiudicazione.
Emblematici su questo fronte i dati del Gruppo FS diffusi in questi ultimi giorni che, per tutte le procedure (servizi e lavori): Rfi ha aggiudicato contratti per 10,5 miliardi e ha bandito 283 gare per 21 miliardi di lavori; Anas ne ha aggiudicate per 4,6 miliardi e ha emesso bandi per altre 25 per un importo complessivo sempre di 4,6 miliardi.
Le stazioni appaltanti hanno rcevuto un supporto significativo in fase di gara, con un ruolo rilevante di Invitalia, ma altrettanto è stato fatto per velocizzare gli iter autorizzativi dei progetti, a livello normativo, con i vari decreti di semplificazione. Ne sono prova il lavoro del Comitato Speciale del CSLLPP unitamente alla Commissione speciale VIA, in attuazione del decreto‐legge semplificazioni n. 77/2021 che ha imposto una forte riduzione dei tempi.
Si tratta di passi importanti, considerando che solitamente i cosiddetti tempi di attraversamento pesano oltre il 40% del totale dell’iter di realizzazione di un’opera .
Inoltre, secondo OICE il vero bando di prova sarà la risposta degli enti attuatori, nella fase esecutiva degli interventi: l’efficacia delle nuove professionalità negli uffici delle PA si misurerà infatti all’apertura dei cantieri, motivo per cui l’Associazione auspica l’inserimento di supporti di project management per aiutare i RUP nel controllo di tempi e costi delle commesse. Da questo punto di vista, si rileva un significativo +161% nel numero dei supporti ai RUP, segno, conclude OICE, di una qualche significativa esigenza reale.
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