Blocco cessione agli Enti locali, Ance: immediata soluzione o tracollo
Fermando l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza una soluzione strutturale alternativa ci sarà una grave crisi sociale ed economica per migliaia di famiglie e imprese
“Se il Governo blocca l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, che si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie”.
Governo al lavoro per bloccare gli Enti locali
Queste le parole di Federica Brancaccio, Presidente dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) in riferimento alle ultime indiscrezioni che vorrebbero il Governo al lavoro non per trovare soluzioni al blocco dei crediti edilizi ma per bloccare ogni possibilità per gli Enti locali di intervenire (come è accaduto nelle ultime settimane) direttamente. Possibilità che si prevede possa essere inserita nel prossimo Decreto Legge in discussione.
“Spero che si tratti di un errore - continua la Presidente di ANCE - Non posso credere che il Governo pensi di fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza prima aver individuato una soluzione strutturale che eviti il tracollo. È da ottobre che aspettiamo di capire come si pensa di risolvere una situazione che è diventata drammatica: non ci rendiamo conto delle conseguenze devastanti sul piano economico sociale di una decisione del genere”.
Una notizia che arriva dopo l'audizione del dott. Luca Ascoli al Senato, che avrebbe chiarito che la cessione dei crediti edilizi non avrebbero alcun impatto sul debito pubblico (come erroneamente affermato nelle ultime settimane) e che si pensava avrebbe potuto portare a qualche apertura da parte del Governo.
Serve soluzione immediata
Apertura che al momento non sembra essere arrivata ma che sta portando il Governo verso uno stop alle Regioni e gli Enti locali che nelle ultime settimane avevano avviato delle discussioni per intervenire in prima persona nell'acquisto dei crediti incagliati.
“Senza un segnale immediato da parte del Governo su una soluzione concreta e strutturale per sbloccare i crediti - rileva la presidente Brancaccio - rischiamo una reazione dura da parte di cittadini e imprese disperati. Abbiamo il dovere di dare risposte e di individuare una soluzione. Come Ance ci siamo già fatti carico insieme ad Abi di individuare un’efficace via d’uscita compatibile anche con la recente pronuncia di Eurostat.
"Dobbiamo intervenire: non c’è più tempo”, conclude la Brancaccio.
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