Blocco cessioni: salta la norma salva crediti edilizi
Il Comitato dei 9 della Camera dei Deputati boccia l'emendamento del Governo per l'apertura delle cessioni agli sconti e crediti comunicati prima dell'1 maggio 2022
Per un problema di forma salta l'opportunità di intervenire immediatamente per risolvere il caos creato dal blocco dei crediti edilizi. Non sono bastate, infatti, le ultime modifiche apportate al meccanismo di cessione dei crediti edilizi dalla Legge di conversione del Decreto Legge n. 50/2022 (Decreto Aiuti).
La cessione dei crediti edilizi dopo il Decreto Aiuti
Ricordiamo, infatti, che dal combinato disposto degli articoli 14, comma 1 e 1-bis, e 57, comma 3 del Decreto Aiuti post conversione, ne è emerso un nuovo regime temporale valido a partire dall'1 maggio 2022. Prima di questa data, invece, resterebbero sempre valide le precedenti disposizioni:
- dal 27 gennaio al 25 febbraio 2022, il periodo di vigenza del D.L. n. 4/2022;
- dal 26 febbraio al 30 aprile 2022, il periodo di vigenza del D.L. n. 13/2022 e della legge di conversione del decreto Sostegni-ter.
Dopo le parole di Draghi in Parlamento, era chiaro che il Governo avrebbe affrontato nel più breve tempo possibile un problema che attualmente coinvolge decine di migliaia di imprese e professionisti, oltre che diversi miliardi di euro incagliati sulla piattaforma cessioni dell'Agenzia delle Entrate.
Il Decreto Semplificazioni fiscali e il Decreto Aiuti-bis
Il primo provvedimento utile è stata la legge di conversione del Decreto Legge n. 73/2022 (Decreto Semplificazioni fiscali), in corso di definizione alla Camera dei Deputati e sul quale il Governo e le principali forze politiche del Parlamento avevano presentato un emendamento sulla cessione dei crediti edilizi.
Molto semplicemente, l'emendamento prevedeva l'abrogazione dell'art. 57, comma 1 del Decreto Aiuti, con la conseguenza che la possibilità per le Banche di cedere i crediti edilizi ai loro clienti business (aziende, professionisti e partite IVA) avrebbe riguardato tutti i crediti presenti sulla piattaforma cessioni dell'Agenzia delle Entrate.
L'emendamento non è stato, però, bocciato dal Comitato dei nove alla Camera, nominato in vista della discussione in aula e a cui fanno parte i relatori e i rappresentanti dei gruppi della Commissione che ha svolto l'esame in sede referente.
Si riducono le possibilità di sbloccare nell'immediato la situazione dei crediti edilizi che dovranno attendere un Decreto Aiuti-bis, di cui il Governo già discute, che in funzione della data di pubblicazione in Gazzetta avrebbe pochissime probabilità di essere convertito in legge prima delle prossime elezioni del 25 settembre 2022.
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