Bonus edilizi e cessione del credito, gli architetti chiedono confronto con Governo
Il CNAPPC propone un tavolo con parti sociali, mondo professionale e produttivo per sbloccare la cessione dei crediti
La situazione sulla cessione dei crediti è grave, e lo dimostra la preoccupazione generale su tutti i fronti, dalle imprese alla politica stessa, fino ai tecnici del settore. Non è da meno il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori che invita il Governo alla convocazione immediata di un Tavolo di confronto con le parti sociali e i rappresentanti del mondo professionale e produttivo.
Bonus edilizi e cessione del credito, le richieste del CNAPPC
Sulla questione, il CNAPPC ritiene assolurtamente inadeguata la soluzione attualmente prevista al blocco della cessione dei crediti per i bonus edilizi, che consiste in una semplice proroga di un anno. Si tratta soltanto di rimandare temporalmente il problema, senza che si verifichi un vero cambiamento della situazione, perché tra 12 mesi gli istituti di credito presenteranno gli stessi problemi di oggi.
Proprio per questo il Consiglio ritiene che siano necessarie altre soluzioni, in particolare l’estensione della possibilità di acquisto dalle banche già in possesso di cessioni di credito: in questo modo i tecnici liberi professionisti e le imprese sarebbero messi nelle condizioni di superare l’attuale difficile crisi. Non solo: per CNAPPC è assolutamente necessario confermare in modo chiaro e inequivocabile che chi acquista un credito già valutato dagli stessi advisors delle banche non possa avere alcuna responsabilità, evitando così il blocco del meccanismo di cessione.
La nota del Consiglio si chiude con parole dure ma ferme: “Non può più essere tollerata questa situazione di incertezza, servono perciò soluzioni efficaci in grado di salvaguardare l’intera filiera delle costruzioni che rischia di vedere compromessi i benefici che sono stati ottenuti grazie al meccanismo dei bonus”.
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