Bonus edilizi, contenzioso a rischio in caso di vizi dell’opera
Se chi è incaricato di realizzare lavori commette errori tali da rendere l’opera “difettosa”, il proprietario può rivalersi su quest’ultimo. Ma se i lavori hanno portato alla fruizione di bonus edilizi, un contenzioso può far emergere incongruenze tali da comportarne la revoca
Cosa può succedere in caso di difetti costruttivi
In caso di scoperta di difetti costruttivi, più o meno gravi, il proprietario dell’immobile è opportuno che si rivolga a un tecnico affinché, sulla base dei progetti e dei lavori svolti, verifichi l’effettiva esistenza dei problemi e la loro entità.
Qualora sussistano e siano oggettivi è normale avviare un dialogo con il costruttore, per proporgli di risolverli. Se ciò non avviene spontaneamente si aprirà un contenzioso legale che, a sua volta, può risolversi in via stragiudiziale (ovvero fuori dalle aule di tribunale), oppure in via giudiziale, mediante una vera e propria causa civile. Spesso si tratta di cause complesse, lunghe e dall’esito incerto, che coinvolgono non solo le parti direttamente interessate, ma anche le compagnie di assicurazione. In tal modo si può arrivare a decine di soggetti coinvolti nel giudizio, soprattutto nel caso in cui i lavori e gli incarichi professionali siano stati conferiti a “spezzatino”, ovvero suddividendo l’appalto tra più imprese e la parte progettuale tra più tecnici specialisti.
È evidente che, in questa ipotesi, è facile perdere il controllo della situazione, poiché ognuno cercherà di giocare le proprie carte per cercare di spostare sugli altri le responsabilità.
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