Bonus edilizi, sconto in fattura e cessione del credito: tris di risposte dal Fisco

Tre nuove risposte dell’Agenzia delle Entrate chiariscono le possibilità di accesso allo sconto in fattura e alla cessione del credito dopo l’entrata in vigore del D.L. n. 39/2024

di Redazione tecnica - 16/04/2025

Servizi tecnici non collegati a lavori eseguiti

La risposta n. 104/2025 entra nel merito di un caso in cui una società di ingegneria aveva ricevuto incarico da un condominio per attività preliminari e progettuali relative a un intervento sismabonus (studio di fattibilità, progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva). Il condominio aveva sostenuto tali spese, documentate da regolare fattura e pagamento nel 2023.

Anche in questo caso, sempre in riferimento all’art. 1, comma 5, del D.L. n. 39/2024, il nodo interpretativo riguarda se le spese per servizi tecnici propedeutici all’intervento possano considerarsi “spese sostenute per lavori già effettuati”.

Secondo l’istante, i servizi tecnici rientrerebbero tra le spese agevolabili secondo la normativa generale sul Superbonus e, quindi, dovrebbero valere anche ai fini del rispetto del requisito introdotto dal D.L. n. 39/2024.

Anche in questo caso, però, l’Agenzia ha espresso parere negativo. I servizi tecnici non sono considerati “lavori già effettuati” perché non rappresentano la materiale esecuzione dell’opera edilizia, che è l’unica ad assumere rilevanza secondo il nuovo quadro normativo. Secondo il Fisco “il costo sostenuto per il computo metrico non possa essere ricondotto tra le spese rilevanti ai fini del comma 5, in quanto non riguardante la materiale esecuzione di interventi edilizi”.

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