Bonus Facciate 2021: la causale del bonifico parlante?
L'Agenzia delle Entrate chiarisce come effettuare il bonifico (c.d. parlante) per pagare le spese che vogliono accedere alla detrazione fiscale del 90% per il recupero delle facciate (bonus facciate)
A causa della pandemia che ha costretto il mondo intero a rivedere molte delle logiche economiche, il 2021 sarà ricordato certamente come l'anno delle detrazioni fiscali per il settore dell'edilizia.
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Le detrazioni fiscali in edilizia anche per il 2021
Dopo l'avvento dell'ormai noto superbonus 110%, la legge n. 178/2020 (c.d. Legge di Bilancio 2021) ha prorogato per tutto il 2021 molte delle detrazioni fiscali in scadenza nel 2020. Tra queste:
- il bonus casa (art. 16, comma 1 del D.L. n. 63/2013) previsto per la ristrutturazione degli immobili e che strutturale sarebbe al 36% ma che da diversi anni viene confermato con l'aliquota maggiorata al 50%;
- il bonus mobili (art. 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013) che non solo è stato prorogato ma è anche stato innalzato il limite di spesa a 16.000 euro;
- l'ecobonus (Art. 14 del D.L. n. 63/2013) previsto per interventi di riqualificazione energetica degli edifici;
- il sismabonus (Art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del D.L. n. 63/2013) previsto per interventi di riduzione del rischio sismico;
- il bonus facciate (art. 1, commi da 219 a 224 della legge 27 dicembre 2019 n. 160) previsto per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti (inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna) ubicati in zona A (centri storici) o B (parti già urbanizzate, anche se edificate in parte);
- il bonus verde (art. 1, commi da 12 a 15, della legge 27 dicembre 2017, n. 205) previsto per gli interventi di "sistemazione a verde" di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, per gli impianti di irrigazione e per la realizzazione di pozzi e di coperture a verde e di giardini pensili.
Il pagamento delle spese
Uno dei requisiti comune a tutte le detrazioni fiscali riguarda il pagamento delle spese che deve essere effettuato sempre mediante un bonifico parlante dal quale risultino sempre:
- la causale del versamento
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).
Il bonifico parlante per il Bonus Facciate
Arriva alla posta di FiscoOggi, pubblicazione dell'Agenzia delle Entrate, una domanda che riguarda il pagamento delle spese relative al Bonus Facciate. Il contribuente chiede, in particolare, cosa indicare nella causale.
Una domanda a cui già aveva risposto l'Agenzia delle Entrate all'interno della sua Guida al Bonus Facciate che conferma i contenuti del bonifico parlante, comune a tutte le detrazioni, aggiungendo che nella causale del bonifico, se possibile, vanno indicati anche gli estremi della legge 27 dicembre 2019 n. 160 che ha introdotto nel nostro ordinamento la detrazione fiscale del 90% per il recupero delle facciate.
L'Agenzia delle Entrate ricorda, comunque, che l’agevolazione è riconosciuta qualora non sia possibile indicare il citato riferimento normativo, a condizione che il bonifico sia compilato in maniera da non pregiudicare il rispetto da parte degli istituti bancari o postali dell’obbligo di operare la ritenuta d’acconto a carico del beneficiario del pagamento. Su questi, infatti, bonifici le banche, Poste Italiane Spa e gli istituti di pagamento autorizzati applicano una ritenuta d’acconto dell’8%.
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