Bonus mobili e sostituzione caldaia: nuovo intervento del Fisco
L'Agenzia delle Entrate chiarisce se la sostituzione della caldaia da diritto al bonus mobili e quali sono le condizioni di accesso
La sostituzione della caldaia da diritto al bonus mobili? Come e quando vanno realizzati i pagamenti? Quali sono i requisiti di accesso?
Bonus mobili: di che si tratta
A queste domande ha risposto direttamente l'Agenzia delle Entrate tramite la sua rivista telematica FiscoOggi che fornisce utili informazioni sulla fruizione dell'agevolazione fiscale prevista dall’art. 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013. Si tratta, in particolare, di una detrazione fiscale del 50% da applicare alle spese sostenute per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici necessari per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Detrazione che, al momento, è confermata per tutto il 2021.
Bonus mobili e sostituzione caldaia: la domanda alla posta del Fisco
Entrando nel dettaglio, la rivista telematica dell'Agenzia delle Entrate risponde alla seguente domanda:
"Ho acquistato dei mobili con bonifico parlante antecedentemente all’acquisto di una caldaia (in sostituzione di quella presente nell’abitazione). Posso comunque usufruire del bonus mobili?".
Per rispondere alla domanda l'Agenzia delle Entrate chiarisce preliminarmente che:
- il bonus mobili ed elettrodomestici spetta ai contribuenti che hanno realizzato determinati interventi di recupero del patrimonio edilizio e usufruiscono della relativa detrazione;
- la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento, è riconducibile alla manutenzione straordinaria.
Ciò premesso, essendo la sostituzione di una caldaia un intervento di manutenzione straordinaria, sarà possibile accedere al bonus mobili.
Bonus mobili: occhio alla data
Ma attenzione, tra le condizioni di accesso al bonus la norma agevolativa prevede che per ottenere la detrazione fiscale è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i mobili. Nel caso di specie il contribuente ha acquistato e fatto installare la caldaia dopo aver comprato i mobili destinati all’arredo dell’abitazione. Per questo non potrà usufruire del bonus.
Bonus mobili: i requisiti
Appare utile ricordare i requisiti per accedere al bonus mobili:
- l'acquisto deve riguardare arredi di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia che fruiscono del bonus casa;
- gli interventi di ristrutturazione devono essere iniziati l'1 gennaio 2020 (quindi la CILA deve essere successiva);
- la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si acquistano i beni;
- non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile;
- l'acquisto degli immobili deve essere fatto con bonifico parlante.
Bonus mobili: i limiti di spesa
Ricordiamo, infine, che l'art. 16, comma 2, del D.L. n. 63/2013 è stato modificato dalla Legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) che ha innalzato i limiti di spesa a 16.000 euro. Questo, però, solo per le spese sostenute a partire dall'1 gennaio 2021. I limiti di spesa possono, quindi, essere così riassunti:
- ristrutturazione tra l'1 gennaio e il 31 dicembre 2020 - limite di spesa 10.000 euro;
- ristrutturazione tra l'1 gennaio e il 31 dicembre 2021 - limite di spesa 16.000 euro.
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