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Cappotto termico: il manuale ANIT su ripristino e manutenzione

Il documento analizza le principali patologie, le possibili soluzioni e i trattamenti da effettuare su sistemi a cappotto già installati

di Redazione tecnica - 27/05/2024

Tra le eredità che il Superbonus lascerà, sicuramente il consistente numero di cappotti termici installati dal 2020 ad oggi, intervento di riqualificazione energetica necessario per accedere alle agevolazioni fiscali previste dall'art. 119 del Decerto Rilancio. Una soluzione che comunque, alla luce della recentissima approvazione della Direttiva Green, continuerà ad essere sempre più richiesta per soddisfare gli obiettivi di efficientamento energetico e di miglioramento delle prestazioni in edilizia che la UE ha indicato agli Stati membri.

Ripristino e manutenzione del sistema a cappotto: problemi e soluzioni

Inevitabile quindi che nel prossimo futuro si moltiplicheranno gli interventi di manutenzione, anche alla luce delle possibili problematiche che potrebbero sorgere per installazioni non corrette, materiali utilizzati non a norma, semplice esposizione agli agenti atmosferici. Nei casi in cui si presentino degli ammaloramenti o delle patologie, è quindi importante saperle identificare ed intervenire tempestivamente con le opportune soluzioni.

Proprio per questo, ANIT, in collaborazione con MAPEI, ha realizzato un manuale che descrive i principali fenomeni di degrado possibili su un sistema a cappotto e propone gli opportuni interventi da eseguire per la corretta manutenzione sia per quanto riguarda le situazioni ordinarie, per le quali sono già predisposti protocolli di intervento, sia per le situazioni di particolare criticità.

Queste le macrosezioni che compongono il documento:

  • IL SISTEMA A CAPPOTTO
  • INQUADRAMENTO NORMATIVO
  • PATOLOGIE E FORME DI DEGRADO
  • SOLUZIONI STRUTTURATE

Cos’è il sistema a cappotto

L’isolamento a cappotto, altrimenti denominato ETICS (External Thermal Insulation Composite System), è un sistema per l’isolamento termico degli edifici dall’esterno. È composto da un insieme di diversi prodotti, ciascuno con la propria funzione specifica: per questa ragione viene considerato anche dal punto di vista normativo, un KIT, ossia un gruppo di componenti che devono essere installati insieme per formare il sistema finito.

Se il cappotto è una soluzione di isolamento apparentemente semplice, per garantire ottime prestazioni e durata nel tempo è necessario che ciascun prodotto abbia caratteristiche adeguate e che l’installazione sia effettuata a regola d’arte secondo normativa.

In particolare, è fondamentale che venga effettuata una precisa e completa progettazione, comprendente anche i dettagli e i punti più delicati da realizzare (contorno finestre, raccordo con la copertura, raccordo col terreno, ecc.). Il funzionamento del sistema a cappotto non può, inoltre, prescindere da una corretta posa, che non può essere lasciata alla buona pratica di cantiere, ma occorrono indicazioni puntuali e precise, corredate di opportuni disegni, che indichino come trattare il singolo nodo.

Le norme di riferimento

Nel manuale vengono anche richiamate le norme di riferimento, che coprono ogni aspetto del processo della realizzazione di un cappotto, dalla progettazione alla messa in opera, fino alla manutenzione e al ripristino, definendo anche le competenze professionali dei posatori.

  • UNI TR 11715 - “Isolanti termici per l'edilizia - Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l'esterno (ETICS)”. Questa norma rappresenta lo stato dell’arte sulla progettazione e la messa in opera dei sistemi di isolamento a cappotto (ETICS- External Thermal Insulation Composite System) e viene presa come riferimento per la corretta realizzazione di un sistema ETICS. La norma tratta anche il tema della manutenzione e del ripristino, tema di questa pubblicazione. I principali capitoli sono: - Componenti del sistema - Preparazione del supporto - Requisiti degli isolanti - Realizzazione in opera del sistema - Progettazione ed esecuzione dei nodi - Manutenzione e recupero dei cappotti
  • UNI 11716:2018 “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali che eseguono la posa dei sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza, che riporta la procedura per la certificazione delle competenze delle figure professionali che posano il sistema a cappotto. Le competenze definite sono diverse per operatore base e caposquadra. ANIT sottolinea come la certificazione dei posatori non è attualmente obbligatoria, ma l’impiego di manodopera certificata costituisce certamente una garanzia per la buona qualità del lavoro eseguito e quindi per la durabilità e l’efficacia del sistema posato.
  • marcatura CE del cappotto, che fa riferimento al Regolamento UE 305/2011, applicato alla normativa nazionale in Italia col DLgs106/2017. La marcatura CE di un sistema a cappotto offre una maggiore garanzia sulle prestazioni e sulla durata del sistema, che viene provato in laboratorio e si ha la certezza che i prodotti contenuti nel kit siano compatibili. È quindi fortemente consigliata la scelta di un sistema marcato CE, come anche indicato dalla nota ENEA sui materiali isolanti (dicembre 2020) che spiega la modalità di dichiarazione delle prestazioni termiche per materiali impiegati in interventi che accedono ad incentivi fiscali.

Patologie e forme di degrado del cappotto

La pubblicazione prosegue poi con le possibili patologie e forme di degrado del cappotto, che comprendono:

  • Decolorazione
  • Efflorescenze o chiazze
  • Sfarinamento/spolveramento
  • Lumacature
  • Colonizzazione biologica (muffe, alghe, ecc.)
  • Effetto materasso dei pannelli
  • Cavillature e micro-cavillature
  • Fessurazioni (non strutturali)
  • Distacchi degli strati superficiali (rasatura armata e/o rivestimento di finitura)
  • Assenza di planarità
  • Rotture accidentali
  • Perforamento da grandine
  • Isolamento insufficiente
  • Infiltrazioni dai raccordi
  • Assorbimento superficiale della finitura

Per ogni patologia, viene suggerito il trattamento possibile.

Le soluzioni per ripristinare il cappotto

Infine, il manuale dedica un’intera sezione ai principali trattamenti realizzabili per risolvere le più comuni patologie riscontrabili sui sistemi a cappotto ammalorati.

Esse comprendono:

  • Igienizzazione
  • Idrolavaggio
  • Pulizia a secco
  • Rimozione parti non coese
  • Fissativo consolidante
  • Fissativo igienizzante
  • Igienizzazione
  • Fondo riempitivo
  • Fondo igienizzante
  • Fondo riempitivo elastico
  • Sigillante acrilico elastico
  • Nastro di guarnizione sigillante precompresso
  • Adesivo poliuretanico
  • Rinforzi (“fazzoletti”) di rete
  • Rasante alleggerito applicabile ad alto spessore
  • Pittura igienizzante
  • Pittura elastomerica igienizzante
  • Rivestimento plastico di finitura traspirante igienizzante
  • Rivestimento plastico di finitura elastomerico igienizzante
  • Rasatura armata cementizia
  • Rasatura armata cementizia alleggerita
  • Rasatura armata elastica
  • Rasatura armata elastica rinforzata
  • Raddoppio del cappotto
  • Incollaggio nuovi pannelli isolanti
  • Tassellatura su nuovi pannelli isolanti
  • Tassellatura su cappotto esistente
  • Ripristino fessure e livellamento superfici con rasante cementizio
  • Ripristino fessure e livellamento superfici con rasante elastico in pasta
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