Caro Energia, l’appello Assistal alle forze politiche
Necessario agire tempestivamente per aiutare le imprese in un momento drammatico, caratterizzato da prezzi alle stelle su appalti antecedenti la crisi internazionale
Il caro materiali e il caro energia stanno mettendo a dura prova la tenuta delle imprese, e la situazione è resa ancora più critica dal fatto che, attualmente quella che viene svolta dal Governo uscente, è solo l’ordinaria amministrazione. E questo non basta. A farlo presente è Assistal, con un appello accorato alle forze politiche.
Caro energia: Assistal chiede un intervento in tempi rapidi
“Abbiamo bisogno al più presto di un Governo” – ha dichiarato Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL – “perché le nostre imprese stanno vivendo un momento drammatico e da mesi non ricevono risposte adeguate. Forniamo servizi energetici essenziali alle strutture pubbliche, in primis scuole ed ospedali, e pertanto, contrattualmente, le nostre imprese sono intestatarie delle utenze di gas ed energia elettrica"
Da qui, il problema dei rincari di gas ed energia elettrica, tutti a carico delle ESCo (Energy Service Company), che si sono aggiudicate gli appalti in tempi antecedenti la pandemia e il conflitto in Ucraina.
Il problema degli appalti aggiudicati prima della crisi
Prezzi alle stelle e costi insostenibili sono al centro dell’appello dell’Associazione. “Sostenere i costi di fornitura dei servizi energetici è pressoché impossibile” – ha concluso Carlini – “anche perché i nostri interlocutori territoriali, quali Regioni e Soggetti Aggregatori stentano a comprendere le nostre difficoltà e a trovare soluzioni adeguate e tempestive”.
L’auspicio è che in pochi giorni si possa avere un Governo operativo “che sappia trovare risposte efficaci per un settore che garantisce la continuità dei servizi pubblici essenziali. L’interlocuzione con gli enti territoriali ha finora prodotto pochi risultati, per questo chiediamo un piano nazionale a tutela delle nostre imprese, dei servizi che garantiamo alla collettività e dell’occupazione di migliaia di lavoratori”.
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