Caro materiali: imprese e contratti a rischio
Nel ribadire la gravità della situazione, ASSISTAL parla di inevitabili rescissioni contrattuali legate alla tenuta finanziaria delle imprese
Caro materiali e tenuta finanziaria delle imprese di settore: un connubio infelice che rischia di mettere a rischio tutto il sistema produttivo, senza adeguate soluzioni al problema.
Caro materiali: per ASSISTAL tenuta finanziaria delle imprese è a rischio
Lo conferma Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL, l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management, aderente a Confindustria: “Tutto il sistema produttivo è in grave difficoltà ed ogni giorno in più senza misure adeguate, è un repentino avvicinamento verso una condizione di insostenibilità”.
In attesa del decreto di rilevazione dei prezzi dei materiali da costruzione relativo al 1° semestre 2021, riportiamo la tabella elaborata dall'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) sui dati Meps, Prometeia e Siteb, in cui vengono evidenziati i rincari dei prezzi dei principali materiali da costruzione.
Materiale da costruzione |
Periodo |
Variazione % |
Ferro - acciaio tondo per cemento armato (prezzo base) |
Novembre 2020 - Luglio 2021 |
+243,3% |
Polietilene (HDPE) |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+100,9% |
Polietilene (LDPE) |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+128,0% |
Polipropilene |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+100,5% |
PVC |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+73,8% |
Polistirene |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+96,7% |
Rame |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+38,6% |
Petrolio |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+67,5% |
Bitume |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+25,2% |
Cemento |
Novembre 2020 - Gennaio 2021 |
+10,0% |
Legnami di conifere (or. Svezia) |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+76,1% |
Gas naturale |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+113,7% |
Energia elettrica |
Novembre 2020 - Giugno 2021 |
+73,9 |
Caro materiali: necessario rivedere i prezzi e fornire sostegni
I dati effettivamente sono preoccupanti. Il rischio, sempre più concreto, secondo Carlini, è che si assista ad un blocco dei cantieri, all’apertura di contenziosi e alla rescissione dei contratti per eccessiva onerosità, a causa di una situazione incontrollata che vede rincari fino al 60-70% ed è priva, quindi, di quell’equilibrio di mercato che è alla base dei negoziati. Il risultato? Condizioni difficili per lavorare, perché gli operatori si ritrovano a fronteggiare fattori esterni di grande portata e assolutamente indipendenti dalla propria volontà.
Sarebbe quindi necessario un intervento immediato, fornendo alle imprese sostegni finanziari adeguati per poter proseguire o avviare i lavori: il fondo da 100 milioni per la compensazione degli aumenti registrati nei primi sei mesi dell’anno su tutti i lavori pubblici è infatti al mercato dei lavori pubblici e non contempla nemmeno le opere del settore privato, anch’esso affanno.
Per questo motivo, ASSISTAL ha avanzato alcune proposte al Ministro Giovannini, a partire dall’art. 106 del Codice degli appalti per la revisione dei prezzi dei materiali, compresi i vettori energetici.
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