Case Green, Mazzetti (FI): sulla Direttiva daremo battaglia
Secondo la deputata, la Direttiva va inquadrata in un insieme di norme adeguate al sistema Paese, con incentivi proporzionali agli interventi
Mancano poco meno di due settimane alla presunta approvazione in Commissione UE della Direttiva Green e la battaglia è già aperta. “La casa è sacra, è inviolabile, è un tetto sulla testa ed è il primo investimento degli italiani. L’abbiamo sempre tutelata e continueremo a difenderla”, afferma l’on. Erica Mazzetti.
Case green e Direttiva UE: correttivi necessari per la realtà italiana
Nessun compromesso possibile, sentendo le parole della deputata: “La filiera edile è motrice di tutta l’economia italiana: va ascoltata, sostenuta ed incentivata, fornendo, soprattutto norme chiare e non interpretabili. Per questo, ci siamo battuti da subito per adattare la direttiva europea per le case green alla realtà italiana”.
La deputata sottolinea che lasciare la Direttiva nella sua attuale concezione sarebbe un grave errore; se modificata e se accompagnata da una chiara cornice di incentivi strutturali “che non devono assolutamente ricadere sulle tasche degli italiani, sulla scia del Superbonus, ma imparando dagli errori commessi nei modi e nei tempi” - spiega Mazzetti, può essere da stimolo al settore.
Incentivi proporzionali all'intervento effettuato
Parola d’ordine buonsenso, prevedendo un incentivo proporzionale all’aumento di classi energetiche o ai lavori completati contro il rischio sismico. “Bastano poche norme di principio tecnico ma soprattutto stabili e non interpretabili; serve, inoltre, una vera rivoluzione culturale: zero burocrazia all’avvio dei lavori e controlli solo successivamente”.
La riqualificazione energetica degli edifici rappresenta un cambiamento, che, secondo la deputata, deve essere sostenibile economicamente e socialmente per cittadini, imprenditori e professionisti del settore edile, senza impoverirli o metterli in difficoltà.
Il vero confronto inizierà dopo il 9 febbraio, data prevista per l’approvazione in Europa della Direttiva. “Successivamente - conclude Mazzetti - dobbiamo avviare un percorso di confronto in VIII Commissione ambiente con i rappresentanti del settore edile, dei proprietari di casa e di tutti coloro che ruotano intorno alla filiera: è fondamentale per adattare al meglio il testo, affinché sia solo un’occasione di crescita”.
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