Cessione dei crediti edilizi: ABI chiede indicazioni al Fisco
A seguito delle modifiche introdotte alla responsabilità solidale e concorso nella violazione, ABI ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di fornire delle chiare indicazioni
Come se non fosse già evidente che il problema del blocco dei crediti edilizi non fosse ascrivibile ai contenuti della normativa di rango primario, con la presa di posizione di ABI è sempre più chiaro che in Italia esiste un problema o meglio un disallineamento (importante) tra la legge e i controlli degli Enti preposti a cui spesso è lasciato ampio (troppo) margine di interpretazione.
Responsabilità solidale: il problema è la normativa?
Quando a fine giugno il caro amico Ing. Marcello Contu mi chiese cosa ne pensassi delle voci che circolavano sulla necessità di intervenire con una modifica della responsabilità solidale, un po’ frettolosamente gli risposi che in realtà su questo tema non ravvisavo alcuna problematica e che l’art. 121, commi da 5 a 7 del Decreto Rilancio non avevano subito modifiche tali da richiedere un intervento normativo.
In realtà, se ci pensiamo bene, è proprio come risposi a fine giugno. La norma non era eccessivamente “pedante” o limitativa, ma il vero problema, come mi ostino a dire da qualche mese, è rappresentato dal paragrafo 5.3 della circolare n. 23/E dell'Agenzia delle Entrate che, diversamente dalla precedente circolare di agosto 2020, aveva definito alcuni precisi controlli per escludere il concorso nella violazione dei cessionari. Criteri che non derivano da alcuna precisa richiesta o modifica normativa.
Gli effetti della circolare n. 23/E
Il primo effetto della circolare n. 23/E è stata la nota dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) con dubbi e preoccupazioni che si sono matematicamente confermati. Da una parte le Banche hanno ridotto gli acquisti (ma questo era comprensibile vista la ridotta capienza fiscale dovuta alle limitazioni delle cessioni), dall’altra sono cominciate alcune strane richieste tra cui:
- l’asseverazione video voluta da Deloitte;
- l’asseverazione del responsabile dei servizi di asseverazione (figura che non esiste) voluta da Poste Italiane.
Le modifiche del Decreto Aiuti-bis
Proprio per questo motivo, benché le modifiche alla responsabilità solidale inserite nella legge di conversione del Decreto Aiuti-bis abbiano l’obiettivo di sbloccare il mercato, alla fine la realtà è che senza una nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate difficilmente i cessionari riprenderanno gli acquisti senza inutili richieste vessatorie.
Lo ha confermato anche l’ABI stessa in una nuova nota inviata ai suoi associati in cui ha segnalato le modifiche arrivate dalla conversione del Decreto Aiuti-bis ma ha anche ammesso che a fronte di queste si rendono comunque necessarie delle indicazioni interpretative da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La richiesta è che il Fisco adegui la Circolare di giugno 2022 alle nuove modifiche in modo da evitare di lasciare spazio a interpretazioni non univoche e quindi per evitare il permanere di elementi di incertezza.
Alla fine tutto si riduce, quindi, ad una interpretazione (universalmente riconosciuta fuori il perimetro della norma) dell'Ente preposto ai controlli tributari a cui adesso viene affidato anche il compito di fornire indicazioni che possano sbloccare quello che la norma definisce già molto bene. #unpensieropositivo è sempre d'obbligo ma è mai possibile lavorare serenamente in queste condizioni?
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