Cessione dei crediti edilizi: Intesa Sanpaolo conferma l'impegno
Grazie ai contratti di ri-cessione, Intesa Sanpaolo libera 6,5 miliardi di capienza fiscale che saranno messi a disposizione del Paese
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge n. 38/2023 di conversione del Decreto Legge n. 11/2023 (Decreto blocca cessioni), nonostante il blocco dell'utilizzo del meccanismo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) a partire dal 17 febbraio 2023 (con alcune eccezioni), è lecito attendersi qualche novità da parte dei principali player nazionali.
Dalla ri-cessione all'acquisto dei crediti
Benché permangano le problematiche connesse all'applicazione dell'art. 321 del Codice di Procedura Penale (il sequestro preventivo), le limitazioni alla responsabilità solidale connesse all'acquisto dei crediti da parte di chi ha prodotto la documentazione indicata all'art. 1, comma 1, lettera b) del D.L. n. 11/2023 coordinato, potrebbero incentivare l'ultima cessione prevista dalla normativa.
L'attuale versione dell'art. 121, comma 1, lettere a) e b) del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) consente infatti:
- una prima cessione jolly (libera);
- tre cessioni al sistema bancario;
- un'ulteriore cessione riservata al sistema bancario verso i correntisti non consumatori.
E proprio quest'ultima cessione era quella che sarebbe servita a liberare capienza fiscale alle Banche per tornare ad acquistare i crediti rimasti "incagliati" nella Piattaforma cessioni dell'Agenzia delle Entrate.
L'accordo Intesa Sanpaolo - Università Luiss Guido Carli
Proprio recentemente, Intesa Sanpaolo e l’Università Luiss Guido Carli hanno siglato un accordo per la ricessione dei crediti fiscali legati ai Bonus Edilizi e al Superbonus per un valore fiscale pari a 60 milioni di euro. Un accordo che servirà a riaprire la capienza necessaria per procedere all'acquisto di nuovi crediti edilizi.
Ricordiamo che Intesa Sanpaolo è stata la prima Banca, già ad agosto 2020, ad annunciare la sua operatività nell'acquisto dei crediti maturati da Superbonus, Ecobonus e Sismabonus ad agosto 2020. Da quel momento sono stati acquisiti oltre 16 miliardi di crediti fiscali, pari al 50% del mercato, che corrispondono a circa 200.000 pratiche evase per oltre 70.000 clienti associati ad oltre 160.000 immobili riqualificati sul territorio nazionale.
Liberata capienza per 6,5 miliardi di euro
Proprio a seguito dell'accordo con l’Università Luiss Guido Carli, abbiamo interpellato Intesa Sanpaolo per comprendere che sviluppi seguiranno. Intesa Sanpaolo ha confermato "il proprio impegno a supporto dell'economia del paese nell’acquisto dei crediti fiscali, sia da privati che da imprese e senza limiti di importo. Grazie al modello sviluppato in collaborazione con Deloitte il Gruppo ha acquistato ad oggi oltre 16 miliardi di crediti fiscali, coprendo quasi il 50% del mercato degli acquisti degli intermediari finanziari".
"Prima banca a mettere a punto il modello delle ri-cessioni, utilizzato con continuità, Intesa Sanpaolo ha sottoscritto contratti di ri-cessione per un controvalore di 6,5 miliardi, liberando capacità fiscale immediatamente messa a disposizione. I nuovi contratti di ri-cessione a primari partner e imprese italiane sottolineano l’impegno di lungo periodo del Gruppo".
Da quanto apprendiamo direttamente "Le richieste accolte dalla banca saranno soddisfatte per intero in quanto coperte dalla capienza fiscale al momento della sottoscrizione dell’accordo con il cliente".
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