Condono in area vincolata: le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica

La sentenza del TAR Campania: il rilascio o il diniego di un’autorizzazione paesaggistica deve essere sempre adeguatamente motivato

di Redazione tecnica - 09/01/2025

Non è legittimo respingere una domanda di condono edilizio in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico solo perché la precedente autorizzazione paesaggistica è stata annullata dalla Soprintendenza per mancanza di motivazione. Prima di negare la sanatoria, il Comune è obbligato a riesaminare la procedura di autorizzazione paesaggistica.

Diniego del condono: serve una motivazione adeguata

A specificarlo è il TAR Campania con la sentenza del 19 dicembre 2024, n. 2482, con cui ha accolto il ricorso contro il diniego di condono ex lege n. 724/1994 (c.d. “Secondo Condono Edilizio”) per un immobile realizzato in area sottoposta a vincolo paesaggistico c.d. “relativo”.

Nel caso in esame il Comune, anziché avviare un nuovo procedimento di autorizzazione paesaggistica dopo l’annullamento da parte della Soprintendenza, aveva respinto la richiesta di condono e ordinato la demolizione del manufatto ex art. 31 d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).

Secondo il TAR, questa procedura è illegittima in quanto:

  • il Comune, pur considerando le osservazioni della Soprintendenza, deve riesaminare l’istanza di condono, rieditando l’endoprocedimento di autorizzazione paesaggistica;
  • se ritiene che non ci siano i presupposti per il rilascio, deve motivare il diniego in modo dettagliato;
  • prima di ordinare la demolizione, il Comune deve valutare se l’autorizzazione paesaggistica meriti accoglimento sulla base di una nuova motivazione. Solo in caso di esito negativo, può legittimamente disporre la demolizione.

Richiamando quanto statuito da Palazzo Spada in pronunce precedenti, a fronte dell’annullamento per difetto di motivazione il Comune:

  • a) o ritiene che possa essere rilasciata un’ulteriore autorizzazione paesaggistica, con una motivazione diversa da quella che ha condotto all'annullamento da parte dell'organo statale;
  • b) o ritiene - anche sulla base delle valutazioni formulate dall'organo statale - che non sussistano i presupposti per il rilascio della autorizzazione, ma in tal caso deve esporre le relative ragioni con adeguata motivazione, secondo i principi generali riguardanti l'esercizio delle pubbliche funzioni”.

Ne consegue che il provvedimento di diniego di condono è stato emesso senza rivalutare in alcun modo l’istanza e senza esprimersi su di essa con congrua motivazione.

Si tratta di un vizio che si irradia sull’ordinanza di demolizione, atto dovuto a seguito del diniego di condono, come unanimemente ritenuto dalla giurisprudenza costante in base alla quale

“Allorquando è emesso un diniego di condono, il Comune deve emanare senz'altro il conseguente ordine di demolizione, che costituisce atto dovuto; è irrilevante verificare se le opere siano conformi allo strumento urbanistico e neppure rileva la regola della c.d. doppia conformità, proprio perché vi è una ragione dirimente e decisiva per disporre la rimozione dall'area di quanto è stato illecitamente realizzato”.

Autorizzazione paesaggistica ex post: caratteristiche e procedure

L’autorizzazione paesaggistica ex post, disciplinata dall’art. 32 della Legge n. 47/1985, differisce dalla procedura ordinaria prevista dall’art. 146 del d.lgs. n. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio).

In questo caso, l’amministrazione deve esaminare:

  • l’epoca di realizzazione, anche remota, delle opere abusive;
  • l'attuale contesto urbanistico-edilizio-paesaggistico nel quale si inseriscono.

Questa valutazione consente di evidenziare eventuali benefici diretti per il patrimonio culturale derivanti dal diniego di condono e dalla demolizione dell’opera abusiva.

Il TAR Campania ha quindi accolto il ricorso e annullato gli atti impugnati, sottolineando l’obbligo per il Comune di riesaminare l’istanza di condono alla luce delle norme vigenti e motivare in modo chiaro ed esaustivo ogni decisione, sia essa favorevole o contraria al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica.

© Riproduzione riservata

Documenti Allegati