Condono edilizio: chi è legittimato a presentare l’istanza?

Un’importante sentenza della Corte di Cassazione chiarisce quali sono i soggetti legittimati a presentare istanza di condono edilizio. Occhio ai termini post ordine di demolizione

di Redazione tecnica - 15/01/2025

Demolizione e Sanatoria (ordinaria o straordinaria)

La giurisprudenza amministrativa ha più volte chiarito (formando un orientamento pacifico) che l’istanza di sanatoria (ordinaria o straordinaria) presentata in seguito ad una ordinanza di demolizione emessa dalla P.A. non invalida l’ordinanza stessa ma la rende solo “inefficace” nelle more che si sia concluso il relativo procedimento.

Oltretutto, il giudice dell'esecuzione investito della richiesta di revoca o di sospensione dell'ordine di demolizione delle opere abusive a seguito della presentazione di un’istanza di condono o sanatoria successiva al passaggio in giudicato della sentenza di condanna, è tenuto a esaminare i possibili esiti ed i tempi di conclusione del procedimento amministrativo e, in particolare:

  1. il prevedibile risultato dell'istanza e la sussistenza di eventuali cause ostative al suo accoglimento;
  2. la durata necessaria per la definizione della procedura, che può determinare la sospensione dell'esecuzione solo nel caso di un suo rapido esaurimento.

Inoltre, affinché il giudice dell’esecuzione possa revocare l’ordine di demolizione di un immobile oggetto di condono edilizio, deve verificare la legittimità del sopravvenuto atto concessorio, sotto il profilo della sussistenza dei presupposti per la sua emanazione, verificando:

  • la disciplina normativa applicabile;
  • la legittimazione del soggetto che abbia ottenuto il titolo in sanatoria;
  • la tempestività della domanda;
  • il rispetto dei requisiti strutturali e temporali per la sanabilità dell'opera;
  • l'immobile edificato ricada in zona vincolata, il tipo di vincolo esistente;
  • la sussistenza dei requisiti volumetrici o di destinazione assentibili.
© Riproduzione riservata