Condono edilizio e integrazione documenti: quanto tempo si ha a disposizione?

Quanti giorni prevede la normativa condonistica per l'invio della documentazione ulteriore richiesta dall'Amministrazione per perfezionare la pratica? Ecco la risposta del TAR

di Redazione tecnica - 17/04/2025

Carenza documentale e inerzia della pubblica amministrazione possono diventare un mix di non poco conto quando si è in attesa di perfezionamento di una pratica di condono, senza tempi certi e con continue richieste di integrazioni.

Situazioni che poi sfociano nel paradossale quando, dopo 30 anni di attesa, un Comune decide di respingere un’istanza di condono perché il privato non ottempera entro 10 giorni a una nuova richiesta.

Termine che, per altro, è assolutamente illegittimo e contrario a quanto previsto dalla normativa condonistica, secondo qui i giorni a disposizione sono molti di più.

Istanza di condono: quanti giorni per integrare i documenti?

A spiegarlo è il TAR Campania con la sentenza dell’11 aprile 2025, n. 3082, in relazione a un procedimento relativo a tre domande di condono edilizio presentate ai sensi della legge n. 724/1994 (c.d. "Secondo Condono Edilizio") con pratiche avviate nel marzo del 1995. Nel corso degli anni, il Comune aveva richiesto diverse integrazioni documentali, alle quali i richiedenti avevano dato seguito, anche dopo il subentro di nuovi proprietari per effetto di atti di donazione e divisione.

Nonostante le risposte alle richieste comunali e la comunicazione formale del subentro, la pratica è rimasta inevasa per decenni, fino alla diffida formale da parte dei ricorrenti nel tentativo di ottenere la conclusione del procedimento. In seguito a un primo contenzioso, il TAR aveva già accertato l’obbligo dell’Amministrazione di provvedere.

Nel 2024, il Comune ha riattivato la pratica ma con una nuova richiesta documentale, imponendo però un termine di soli 10 giorni per adempiere. Le ricorrenti, pur chiedendo una proroga (mai riscontrata), hanno poi trasmesso la documentazione mancante via PEC. Ciò nonostante, il Comune ha emesso un provvedimento di rigetto del condono per carenza documentale.

 

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