Correttivo Codice Appalti: l’esame in VIII Commissione alla Camera
Chiesto un rinvio per la definizione del parere dell’VIII Commissione Ambiente alle Camera sullo schema di D.Lgs. correttivo del Codice dei contratti
Tralasciando i possibili (e rilevanti) difetti di forma evidenziati dal Consiglio di Stato, così come previsto dalla Legge delega n. 78/2022 (art. 1, comma 4), per l’approvazione del correttivo al D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), oltre a rispettare una precisa tempistica (entro 2 anni dall’entrata in vigore del Codice), sarà necessario ottenere anche i pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari.
Correttivo Codice Appalti: in parere dell’VIII Commissione
In VIII Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati:
- l’atto è stato assegnato l’11 novembre 2024
- il 4 dicembre si è concluso il ciclo di audizioni informali;
- la scadenza per l’espressione del parere è fissata per l’11 dicembre 2024 (prorogata al 13 dicembre 2024).
Nell’ultima seduta del 5 dicembre, la relatrice del provvedimento Erica Mazzetti (Forza Italia) ha evidenziato come “allo stato attuale, la Commissione non abbia ancora avuto l’opportunità di esaminare i pareri espressi dal Consiglio di Stato e dalla Conferenza unificata, al di là delle informazioni emerse dagli organi di stampa”. Proprio per questo motivo è stato richiesto di valutare la possibilità di prorogare di almeno una settimana il termine per l’espressione del parere.
A questa richiesta ha risposto il Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Tullio Ferrante, che dopo aver ripercorso la predisposizione dello schema di decreto legislativo correttivo, ha segnalato “la necessità di concludere l’intero iter approvativo entro il 31 dicembre 2024 in quanto lo schema di decreto prevede, tra l’altro, il recepimento di alcune modifiche al codice necessarie al conseguimento di alcuni obiettivi contenuti nel PNRR”.
Ribadita la necessità di concludere i lavori per l’espressione del parere entro il 13 dicembre 2024, Marco Simiani (PD) ha espresso “perplessità” riguardo all’organizzazione dei lavori, evidenziando che “la scadenza fissata al 13 dicembre appare irrealistica e sottolineando la necessità di una proroga di almeno una settimana per garantire un esame adeguato di un atto corposo e complesso, che di fatto è un nuovo codice e che ha una rilevanza cruciale per il Paese, e che necessita di una valutazione ponderata e consapevole da parte del Parlamento”.
“Peraltro – continua Simiani - è stato evidenziato nel parere del Consiglio di Stato un difetto nella procedura di adozione dello schema di decreto e che è necessario valutare attentamente tale questione”.
Niente proroghe
Alle richieste di proroga ha risposto il sottosegretario Ferrante precisando che “il Ministero dell’economia e delle finanze, in relazione alla rendicontazione degli obiettivi del PNRR, ha fissato la data del 13 dicembre come termine, evidenziando come si stia già procedendo a una proroga rispetto alle scadenze inizialmente previste”. Il sottosegretario ha, altresì, sottolineato che “la Cabina di regia, nella giornata del 17 dicembre, è chiamata ad approvare il documento di analisi e valutazione del PNRR, circostanza che rende impraticabile qualsiasi ulteriore proroga oltre il termine del 13 dicembre”.
La trattazione continuerà nella giornata di oggi ma, considerato che l’esame è previsto alle ore 20.00, è molto probabile che si procederà unicamente per l’approvazione del parere senza ulteriori rinvii.
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