DDL su equo compenso: il sì con riserva delle associazioni professionali
Soddisfazione per l’approvazione del ddl alla Camera, ma secondo i professionisti occorrono ancora importanti modifiche
Dopo il via libera dalla Camera sul DDL sull'equo compenso, il testo è adesso al vaglio della Commissione Giustizia del Senato. Un’approvazione che è arrivata a seguito di un iter travagliato, che nella passata legislatura si era addirittura interrotto.
DDL Equo compenso: le richieste delle associazioni ordinistiche
Adesso, come chiedono ProfessionItaliane, Adepp e Confprofessioni, organismi di rappresentanza delle professioni ordinistiche, è prioritaria e urgente l’approvazione del disegno di legge, definendone i principi e le modalità applicative.
Ma non è tutto rose e fiori. Come è emerso in occasione della riunione del Tavolo tecnico sul lavoro autonomo dei tre organismi di rappresentanza con il Ministro Marina Calderone, è necessario apportare dei cambiamenti fondamentali per i professionisti italiani. In particolare, si richiede l’estensione della platea dei committenti chiamati a rispettare il provvedimento dell’equo compenso, oltre a delle rettifiche sul tema sanzionatorio.
L’intenzione è quella di collaborare “per giungere, anche in un secondo momento, alla definizione di un testo definitivo che sviluppi appieno la sua efficacia a tutela della qualità delle prestazioni professionali e, di conseguenza, dei cittadini”. E per farlo, se si deciderà di procedere con modifiche in sede di passaggio al Senato, le Associazioni sono pronte a fornire il proprio contributo presentando adeguati emendamenti.
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