Decreto Salva Casa: l'approfondimento di ANCE sulle modifiche al Testo Unico Edilizia
In un interessante focus, l'Associazione spiega le norme e segnala eventuali punti di criticità da rivedere in fase di conversione in legge
All’indomani della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 29 maggio 2024, n. 69, recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”, cd. “Decreto Salva-Casa”, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha pubblicato un interessante approfondimento in materia, fornendo chiarimenti e spiegazioni sull’applicazione delle nuove disposizioni che modificano il d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia).
Decreto Salva Casa: lo speciale di ANCE
Il focus analizza e commenta, articolo per articolo, tutte le novità introdotte nel Testo Unico Edilizia, volte alla semplificazione e alla risoluzione di alcune problematiche "operative" in ambito edilizio, legate sia ai procedimenti amministrativi che alla progettazione:
- Attività edilizia libera (art. 1, comma 1, lett. A) – modifica art. 6 dpr 380/2001).
- Stato legittimo (art. 1, comma 1, lett. B) – modifica art. 9-bis dpr 380/2001
- Cambi di destinazione d’uso (art. 1, comma 1, lett. C) – modifica art. 23-ter dpr 380/2001)
- tolleranze costruttive ed esecutive (art. 1, comma 1, lett. F) – modifica art. 34-bis dpr 380/2001)
- Difformità parziali e nuovo accertamento di conformità in sanatoria (art.1, comma 1, lett. E), g), h), i) – modifica articoli 34, 36, 36-bis, 37 dpr 380/2001 e art. 3, comma 4)
- Alienazione immobili abusivi (art. 1, comma 1, lett. D) – modifica art. 31 dpr 380/2001)
- Destinazione di una parte dei proventi derivanti dalle sanzioni (art. 1 comma 2 decreto-legge)
- strutture amovibili temporanee realizzate durante il periodo di emergenza da covid-19 (art. 2)
In premessa, ANCE sottolinea proprio come il Decreto punti a superare le attuali rigidità che caratterizzano la normativa e ad agevolare la commerciabilità degli immobili, soprattutto a destinazione residenziale, fino ad oggi resa difficile a causa della presenza di difformità minori rispetto allo stato legittimo dell’immobile, fondamentale al momento sia della compravendita, sia per l’esecuzione di interventi di riqualificazione e rigenerazione.
Ci sono comunque, secondo l’Associazione, aspetti che possono essere migliorati in sede di conversione.
Vediamo il commento ad ogni singola disposizione.
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