Def 2023: i professionisti chiedono un urgente riordino della normativa sugli incentivi
L'intervento della RPT: necessario emanare al più presto provvedimenti che consentano il mantenimento delle agevolazioni per tempi medio-lunghi e con meccanismi sostenibili per le finanze dello Stato
“È necessario che la normativa sugli incentivi venga del tutto riorganizzata, con provvedimenti, da emanare al più presto, che ne consentano il mantenimento per tempi medio-lunghi, secondo meccanismi che li rendano sostenibili per le finanze dello Stato”. Così si è espressa la Rete delle Professioni tecniche (RPT), nel corso dell’audizione preliminare all’esame del Documento di Economia e Finanza per il 2023, presso le Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera.
DEF 2023: la RPT chiede una revisione dei bonus edilizi
I professionisti tecnici hanno apprezzato l’impostazione del documento rispetto alla riorganizzazione delle misure fiscali, con provvedimenti che pongono al centro le imprese e le famiglie, e altri che puntano a questioni più tecniche che mirano ad alleggerire i costi dell’energia, così come ha trovato approvazione anche il corposo capitolo degli incentivi edilizi, che impegnerà il Governo a rivederne la materia in modo da “combinare la spinta all’efficientamento energetico e antisismico degli immobili con la sostenibilità dei relativi oneri di finanza pubblica e l’equità distributiva”.
Tutto bene, o quasi, perché, come ha appunto evidenziato RPT, è necessario riorganizzare del tutto la normativa sugli incentivi, con provvedimenti, da emanare al più presto, che ne consentano il mantenimento per tempi medio-lunghi e con meccanismi che li rendano sostenibili per le finanze dello Stato. Solo in questo modo infatti sarà “possibile continuare quel processo, ineludibile, di miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza del patrimonio edilizio”.
Sempre sul tema, i professionisti ribadiscono l’importanza di completare il processo che consenta la possibilità riacquistare in tempi strettissimi i crediti di imposta relativi agli incentivi fiscali, per prevedere il completamento degli interventi in corso evitando tutte quelle criticità che stanno coinvolgendo cittadini, imprese e professionisti.
Equo compenso, costituzione STP e semplificazione burocratica
Non mancano poi i riferimenti al lavoro dei professionisti: dalle modifiche alla nuova legge sull’equo compenso, in termini di estensione ad una platea più ampia di committenti e di interventi sull’impianto sanzionatorio, agli strumenti per favorire la nascita delle STP, le Società tra professionisti che, spiega la Rete, rappresentano il principale modello organizzativo in grado di sostenere i processi di aggregazione delle attività professionali fino alle normative per la creazione di politiche attive finalizzate a supportare il lavoro dei liberi professionisti.
Infine, il documento contiene suggerimenti per avviare il percorso di semplificazione ed eliminazione di attività burocratiche per Ordini e Casse di previdenza, soluzioni in tema di prevenzione del rischio idrogeologico procedendo con il supporto degli ordini ad interventi organici di tutela del territorio e proposte per avviare un piano integrato di recupero dei borghi, utilizzando vari strumenti, dal piano di prevenzione sismica a quello del risparmio energetico, supportato anche da specifici incentivi edilizi.
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