Demolizione opere abusive: nuovi fondi per i Comuni

Il MIMS assegna altri 2,3 milioni di euro alle Amministrazioni. Allegati al Decreto gli elenchi delle opere ammesse

di Redazione tecnica - 13/11/2022

Continuano le attività a sostegno della tutela del territorio da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, con una nuova assegnazione di Fondi per la demolizione delle opere abusive a favore dei Comuni che hanno presentato istanza di contributo.

Demolizione opere abusive: il decreto MIMS con le nuove assegnazioni 

Con il Decreto del 16 settembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 novembre 2022, n. 263, recante "Assegnazione di contributi ai comuni per gli interventi di demolizione delle opere abusive.", il MIMS ha quindi assegnato complessivamente ai Comuni che hanno presentato istanza di contributo, 2,39 milioni di euro circa a valere sulle risorse previste dalla legge di Bilancio 2018, destinati a interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire, di cui all'art. 31 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 e per i quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti.

Nel dettaglio, il decreto, ai sensi dell’art. 3, comma 5, del decreto interministeriale del 23 giugno 2020, n. 254, ammette al contributo gli interventi di demolizione di opere abusive a valere sulle risorse di cui all’art. 1, comma 26, della legge n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018 -Fondo demolizioni delle opere abusive), contenuti in due elenchi distinti, allegati al decreto:

  • Elenco A: interventi di demolizione ammessi, con un fondo totale che ammonta a 1.223.698,15 euro;
  • Elenco B: interventi di demolizione ammessi con riserva di integrazione documentale. In questo caso, il fondo a disposizione è pari a 1.169.575,54 euro.

Il totale delle risorse messe a disposizione è quindi pari a circa 2,39 milioni di euro circa.

Modalità di utilizzo delle risorse

Secondo quanto disposto dall’art. 3 del decreto interministeriale n. 254/2020, le somme assegnate ai comuni per ciascun intervento corrispondono al 50% dell’importo totale sostenuto per la sua esecuzione e indicato al momento della presentazione della domanda e risultante dal quadro tecnico economico. Il restante 50% è a carico del bilancio comunale o di eventuali fondi di cui i Comuni già dispongano.

Sono ammesse al contributo le spese tecniche e amministrative, nonché quelle connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni.

 

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