Design Thinking come trasformare i lavori pubblici e ridurre i contenziosi
Integrare il Design Thinking nella gestione dei lavori pubblici permette di anticipare e risolvere eventuali incomprensioni o divergenze sui requisiti del progetto
Nel contesto della gestione dei lavori pubblici, i contenziosi e le riserve rappresentano una delle sfide più complesse per il Responsabile Unico del Progetto (RUP). Errori progettuali, modifiche ai contratti, problemi di qualità e ritardi possono portare a disaccordi, con conseguenti spese legali e ritardi operativi. Tuttavia, l'adozione della filosofia del Design Thinking offre un approccio innovativo per affrontare queste sfide, riducendo drasticamente i contenziosi e migliorando l’efficienza complessiva del progetto.
Uno dei principi fondamentali del Design Thinking è l’empatia, ovvero la capacità di comprendere profondamente i bisogni e le aspettative di tutti gli attori coinvolti, dalle amministrazioni pubbliche agli appaltatori e ai cittadini. Integrare questo principio nella gestione dei lavori pubblici permette di anticipare e risolvere eventuali incomprensioni o divergenze sui requisiti del progetto, riducendo così le possibilità di insorgenza di controversie legate all'interpretazione dei contratti o alla qualità dei lavori.
Il valore dell’integrazione dei saperi
Nella pratica tradizionale, spesso i diversi specialisti coinvolti in un progetto lavorano in maniera compartimentata: i tecnici sviluppano la progettazione, i legali intervengono solo nella fase contrattuale, e le amministrazioni gestiscono gli appalti e i rapporti con le imprese. Questa segmentazione, però, può portare a lacune nella comunicazione e a problemi che emergono solo in fasi avanzate del progetto, quando le soluzioni sono più costose e difficili da implementare.
Il Design Thinking, al contrario, promuove una stretta collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti sin dalle prime fasi. La partecipazione attiva e continua di ingegneri, architetti, economisti, legali e amministratori permette di affrontare le problematiche da più prospettive, anticipando criticità e risolvendo in anticipo i potenziali conflitti. Questo approccio multidisciplinare è fondamentale per ridurre gli errori di progettazione, che spesso si traducono in modifiche contrattuali e ritardi, aumentando il rischio di contenziosi.
Nei progetti pubblici, la collaborazione interdisciplinare può essere applicata concretamente attraverso la creazione di team di lavoro trasversali, in cui ogni figura professionale porta il proprio contributo al processo decisionale. Un esempio pratico può essere il coinvolgimento anticipato degli esperti legali nelle fasi di progettazione, per identificare clausole contrattuali che potrebbero diventare oggetto di riserva o contenzioso. Allo stesso modo, gli esperti economici possono intervenire per valutare l’impatto finanziario delle scelte progettuali, prevenendo il rischio di superamento dei budget e, di conseguenza, dispute sui costi.
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