Design Thinking come trasformare i lavori pubblici e ridurre i contenziosi
Integrare il Design Thinking nella gestione dei lavori pubblici permette di anticipare e risolvere eventuali incomprensioni o divergenze sui requisiti del progetto
Esempio pratico: L’uso del BIM per prevenire contenziosi
Un esempio concreto di come la prototipazione e l’iterazione possano prevenire contenziosi nei lavori pubblici è l’adozione del Building Information Modeling (BIM). Il BIM consente di creare un modello digitale dettagliato dell’opera pubblica, che include non solo gli aspetti strutturali, ma anche quelli relativi ai costi, ai tempi e alla gestione delle risorse. Questo strumento permette di simulare l’intero ciclo di vita del progetto, identificando eventuali problemi prima che si manifestino sul cantiere.
Grazie al BIM, le amministrazioni possono visualizzare in anticipo l’opera completata e verificare la compatibilità tra le diverse discipline tecniche (strutturale, elettrica, idraulica, ecc.). In questo modo, si riducono al minimo le discrepanze tra le specifiche progettuali e l’esecuzione effettiva, evitando modifiche tardive che potrebbero generare riserve da parte degli appaltatori o addirittura contenziosi legali.
Per il Responsabile Unico del Progetto (RUP), adottare questo approccio significa poter monitorare in modo più accurato l’evoluzione dell’opera, garantendo che le soluzioni implementate siano valide, condivise e conformi agli obiettivi del progetto. In definitiva, la prototipazione e l’iterazione permettono di ridurre i contenziosi, migliorare la qualità dell’esecuzione e assicurare il rispetto dei tempi e dei costi previsti, con vantaggi per tutte le parti coinvolte.
Risolvere problemi con una visione olistica: Un approccio integrato per prevenire contenziosi nei lavori pubblici
Nel settore dei lavori pubblici, la complessità dei progetti, la molteplicità di attori coinvolti e l’interazione tra aspetti tecnici, legali, economici e sociali rendono la gestione delle opere una sfida continua. Una delle cause principali di contenziosi è la mancata considerazione di tutti gli aspetti interconnessi del progetto, che può portare a soluzioni frammentate e inadeguate. Adottare una visione olistica significa considerare tutti gli elementi del progetto come parte di un unico sistema interconnesso, consentendo di risolvere problemi in modo proattivo e prevenire il rischio di dispute.
Il Design Thinking promuove un approccio olistico per affrontare problemi complessi, basato sull'idea che ogni decisione in un progetto ha impatti che si estendono a tutti gli aspetti e gli stakeholder coinvolti. Nei lavori pubblici, ciò significa considerare non solo i fattori tecnici e operativi, ma anche quelli sociali, economici, ambientali e legali. Quando si adotta una visione olistica, le soluzioni non vengono sviluppate isolando i singoli problemi, ma prendendo in considerazione l'intero ecosistema del progetto. Questo approccio riduce il rischio di sorprese e di contenziosi imprevisti, poiché le soluzioni sono più complete e sostenibili nel lungo termine.
Ad esempio, un progetto di riqualificazione urbana non può essere considerato solo dal punto di vista tecnico (strutture, infrastrutture, ecc.), ma deve tener conto anche dell’impatto sociale e ambientale sull’area in cui viene realizzato. Una mancata considerazione delle esigenze della comunità o degli aspetti ambientali potrebbe portare a contestazioni da parte dei cittadini, che si trasformerebbero in riserve o addirittura contenziosi con le imprese appaltatrici o con l’amministrazione.
La visione olistica permette di individuare in anticipo tali problematiche e di coinvolgere tutti gli stakeholder in un processo collaborativo e preventivo, riducendo la probabilità che emergano conflitti una volta avviati i lavori.
Affrontare le riserve e le varianti con flessibilità e trasparenza
Uno dei momenti più delicati nella gestione dei lavori pubblici è la gestione delle riserve (quando l’impresa appaltatrice solleva formalmente problemi che potrebbero comportare varianti al contratto) e delle varianti contrattuali. Spesso, questi aspetti conducono a contenziosi, poiché la gestione di tali modifiche viene trattata in modo reattivo e parziale, con negoziazioni difficili e lunghe.
Adottare una visione olistica permette di affrontare queste situazioni in modo più flessibile e trasparente, considerando tutte le implicazioni delle varianti su tempi, costi, qualità e conformità normativa. Ad esempio, piuttosto che limitarsi a negoziare una variante in termini puramente economici, una gestione olistica prevede che il problema venga discusso coinvolgendo non solo l’amministrazione e l’appaltatore, ma anche tecnici, legali e, dove necessario, rappresentanti della comunità. Questo approccio integrato riduce i tempi di negoziazione e consente di trovare soluzioni che soddisfino tutti gli stakeholder, riducendo il rischio di contenziosi legali o ritardi.
Coinvolgimento degli stakeholder: collaborare per soluzioni condivise
Un altro elemento chiave di una visione olistica è il coinvolgimento di tutti gli stakeholder nel processo decisionale. Nei lavori pubblici, gli stakeholder includono una vasta gamma di soggetti: amministrazioni, imprese appaltatrici, tecnici, cittadini, esperti ambientali e autorità di controllo. Spesso, i contenziosi emergono quando uno di questi gruppi non viene adeguatamente coinvolto nel progetto, o quando le loro esigenze non vengono ascoltate.
La visione olistica prevede che tutti gli stakeholder siano coinvolti fin dalle prime fasi del progetto, contribuendo con le loro competenze e prospettive alla creazione di soluzioni condivise. Questo approccio partecipativo riduce le probabilità di incomprensioni e conflitti, poiché ogni parte ha la possibilità di esprimere le proprie preoccupazioni e di partecipare alla definizione delle soluzioni. Un processo di co-creazione, in cui tutti gli attori collaborano per risolvere i problemi in modo trasparente e inclusivo, aumenta la fiducia reciproca e diminuisce la necessità di ricorrere a riserve formali o contenziosi.
Esempio pratico di visione olistica: Un progetto di infrastruttura stradale
Un esempio di come l'approccio olistico possa prevenire contenziosi è un progetto di costruzione di una strada in un’area urbana ad alta densità abitativa. Oltre alle sfide tecniche, l’intervento richiede di tenere conto degli impatti sul traffico, sulla qualità dell’aria, sui residenti e sulle attività commerciali. Un approccio tradizionale potrebbe concentrarsi solo sull’esecuzione tecnica, ma ciò rischierebbe di creare attriti con i residenti, che potrebbero protestare o richiedere modifiche al progetto, causando ritardi e potenziali contenziosi.
Per il Responsabile Unico del Progetto (RUP), l’approccio olistico rappresenta uno strumento strategico per garantire che tutte le parti del progetto siano considerate e integrate, minimizzando gli imprevisti e migliorando la qualità complessiva dell’opera. In definitiva, la visione olistica non solo aiuta a prevenire conflitti, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più collaborativo e orientato al successo del progetto, riducendo i costi, i tempi e i rischi associati ai contenziosi.
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