Digitalizzazione appalti: cosa cambia dal 2024 sul MEPA?
Grandi novità in arrivo sulla piattaforma dal 1° gennaio 2024, che recepiscono norme e indicazioni contenute nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici
Mancano ormai pochissimi giorni a quella che si appresta a diventare una delle più grandi rivoluzioni nel mondo degli appalti pubblici, con l’entrata a regime dell’intero ecosistema digitale dei contratti. Un vero e proprio D-Day – dove in questo caso la D sta per Digitalizzazione - a cui enti e stazioni appaltanti si preparano ormai da mesi e che porterà, dal 1° gennaio 2024, a un cambiamento epocale.
Appalti pubblici e e-Procurement: cosa cambia sul MEPA dal 2024?
Tra i principali attori coinvolti nel cambiamento, il Portale Acquisti in rete, che ha già ottenuto la certificazione da ANAC come piattaforma di e-procurement, e che non sarà disponibile proprio per attività di manutenzione straordinaria, dalle 23.59 del 31 dicembre 2023 fino alle 8.00 del 6 gennaio 2024.
Proprio per questo sono state fornite indicazioni sul periodo di fermo e su cosa sarà possibile fare dopo il ripristino del sistema.
In particolare, durante il fermo non sarà possibile:
- accedere al Portale;
- avviare, gestire, o concludere procedure di acquisto e negoziazione sulla Piattaforma (per le Pubbliche Amministrazioni);
- gestire il catalogo, gli ordini e avviare o concludere la partecipazione alle procedure negoziali (per gli operatori economici);
- accedere al Sistema di verifica degli inadempimenti (per gli Operatori di verifica).
Sarà cura delle stazioni appaltanti verificare che le scadenze di presentazione delle offerte e di richiesta di chiarimenti e le date fissate per le sedute pubbliche, nel caso di negoziazioni in corso, non ricadano nei giorni di fermo del sistema. In caso contrario, sarà necessario spostare tali scadenze, prestando attenzione a evitare anche i giorni immediatamente successivi al rilascio.
Inoltre gli OE dovranno prestare attenzione a pianificare la presentazione delle offerte e le richieste di chiarimenti, tenendo conto dei giorni di chiusura di sistema.
Le nuove funzionalità del portale
Successivamente, con la riapertura del sistema, gli utenti avranno a disposizione:
- nuove modalità di autenticazione, principalmente appunto tramite Spid, CIE o eIDAS;
- il nuovo Fascicolo di gara
- l’accesso al Fascicolo virtuale dell’operatore economico
- la nuova funzione per la predisposizione e compilazione del DGUE
- l’integrazione con la Piattaforma Contratti Pubblici di Anac
che consentirà di:
- richiedere i CIG
- compilare l'Anac Form, per la pubblicazione sulla GURI
- compilare l'eForm, per la pubblicazione sulla GUCE
- caricare l'European Single Procurement Document
Immagine tratta da acquistinretepa
Proprio in previsione della riapertura del portale con le nuove funzionalità, l'invito formulato a operatori e stazioni appaltanti è a farsi trovare pronti, approntando operazioni propedeutiche all’utilizzo della piattaforma quali:
- avere la disponibilità Spid o CIE (eIDAS per gli utenti degli altri Stati membri della Comunità Europea)
- individuare le figure a cui assegnare i nuovi ruoli come il Responsabile unico di Progetto, i gestori di eForm, ANAC Form, che opereranno sulla piattaforma di Acquisti in rete e che dovranno quindi essere utenti già registrati o dovranno effettuare una nuova registrazione.
La nuova gestione del CIG
Cambiamenti rilevanti anche per la richiesta e la gestione del CIG, che avverrà tramite integrazione con la Piattaforma dei Contratti Pubblici di ANAC in relazione a:
- Ordini o Appalti specifici inviati su Convenzioni e Accordi quadro attivati sul nuovo Sistema di e-Procurement dopo il 1° gennaio 2024.
- Ordini, RdO o gli Appalti specifici inviati dopo il 1° gennaio sui Mercati telematici (MePA e SDAPA).
- Gare in ASP e Gare su delega pubblicate dopo il 1° gennaio 2024.
Tutti gli ordini e le gare in bozza al 31 dicembre 2023 verranno cancellati, così come saranno automaticamente eliminati i CIG acquisiti tramite SIMOG entro il 31 dicembre 2023, ma non riferiti a procedure pubblicate entro la stessa data.
Dal 1° gennaio 2024, la richiesta e la gestione del CIG avverrà invece tramite SIMOG (o relativa interfaccia web) nel caso di:
- Ordini o Appalti specifici avviati entro il 31 dicembre 2023 su Convenzioni e Accordi quadro attivati sul precedente Sistema di e-Procurement. Le bozze relative a ordini e negoziazioni avviate su iniziative attive sul precedente sistema di e-Procurement non saranno automaticamente eliminate.
- Ordini, RdO o Appalti specifici inviati/pubblicati entro il 31 dicembre 2023 su MePA e SDAPA;
- Gare in ASP e Gare su delega pubblicate entro il 31 dicembre 2023.
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