Digitalizzazione appalti pubblici: Anci scrive ad ANAC sulle principali criticità
Anci segnala ad ANAC le criticità rispetto al processo di digitalizzazione degli appalti su cui è necessario intervenire con urgenza
Piattaforme digitali certificate
Per quanto riguarda le piattaforme certificate dobbiamo evidenziare la spiacevole situazione che ha visto un ritardo nell’avvio di tutte le piattaforme pubbliche mentre quelle private, pur con problemi e difficoltà, si sono dimostrate più pronte e flessibili. Tra l’altro le piattaforme private, al contrario di quelle pubbliche, si sono attivate per formare ed informare già dal dicembre 2023 ed hanno, in genere, garantito maggiore dialogicità con le stazioni appaltanti.
Vi sono anche alcuni problemi di coerenza tra le norme e le modalità informatiche: da alcune piattaforme regionali (es. START - Regione Toscana; SATER-INTERCENTER –Emilia Romagna, etc.) è possibile estrarre il CIG solo al momento dell’aggiudicazione. Per poter inserire il CIG già nella determina a contrarre e poi negli atti di gara è necessario che il CIG venga estratto subito al momento della creazione della procedura. Inoltre, sarebbe coerente con la definizione di “affidamento diretto” contenuta nell’allegato I.1 del codice prevedere la possibilità di utilizzare MEPA e piattaforme per svolgere indagini di mercato informali (senza CIG) che poi si possano trasformare in affidamenti diretti senza dover caricare una nuova procedura.
INDICE
IL NOTIZIOMETRO