Divieto di pantouflage: le nuove Linee Guida ANAC
Approvate le Linee Guida sul divieto di affidamento incarichi nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro/consulenza con una PA
Le Linee Guida ANAC
Le linee Guida, divise in due parti principali (una contenente l’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione, l’altra attinente i profili sanzionatori), sono così strutturate:
PREMESSA
- Il pantouflage e le finalità delle Linee Guida
- Quadro normativo di riferimento
PARTE PRIMA - AMBITO DI APPLICAZIONE
Ambito soggettivo di applicazione
- A quali pubbliche amministrazioni/enti si applica il divieto di
pantouflage
- Pubbliche amministrazioni ed enti in provenienza
- A quali dipendenti pubblici si applica il divieto di pantouflage
- Enti privati in destinazione
Ambito oggettivo di applicazione
- I poteri autoritativi e negoziali
- Nozione di attività lavorativa o professionale presso soggetti
privati in destinazione
- Applicabilità del divieto di pantouflage alle attività professionali svolte sia a titolo oneroso che gratuito
- Il periodo di raffreddamento
PARTE SECONDA – PROFILI SANZIONATORI
- Nullità dei contratti conclusi e degli incarichi conferiti in violazione del divieto
- Obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati
- Il divieto di contrattare con le pubbliche amministrazioni
- Estensione soggettiva del divieto di contrattare
- Estensione oggettiva del divieto di contrattare
- Dies a quo del divieto di contrattare
- Potere delle Stazioni Appaltanti di escludere gli operatori economici
- L’elemento soggettivo dell’illecito
- Graduazione della sanzione
- Computo del periodo triennale di raffreddamento
- Improcedibilità delle segnalazioni e norma transitoria previste dal Regolamento
I riferimenti normativi
La disciplina sul pantouflage è contenuta all’art. 53, co. 16-ter del d.lgs. n. 165/2001 introdotto dall’art. 1, co. 42, lett. l), della l. n. 190/2012. La norma dispone il divieto per i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni, di svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (cd. “periodo di raffreddamento”), attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività dell’amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri.
In caso di violazione del divieto sono previste specifiche sanzioni che hanno effetti sul contratto di lavoro dell’ex dipendente pubblico presso il soggetto privato nuovo datore di lavoro e sull’attività contrattuale dei soggetti privati che abbiano assunto o conferito un incarico all’ex dipendente pubblico.
Per evitare l’applicazione delle sanzioni conseguenti alla violazione del divieto, la norma prevede un periodo di raffreddamento di tre anni decorrente dalla cessazione del rapporto di pubblico impiego.
La disposizione in questione è di carattere generale, con l'obiettivo di scoraggiare comportamenti impropri dei dipendenti pubblici che, facendo leva sulla propria posizione all’interno dell’amministrazione, potrebbero precostituirsi situazioni vantaggiose, con la prospettiva di un incarico/rapporto di lavoro presso l’impresa o il soggetto privato con cui entrano in contatto esercitando, per l’appunto, poteri autoritativi o negoziali.
L’ambito di applicazione è stato esteso, successivamente, per effetto dell’art. 21 del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39: detta disposizione stabilisce che - ai soli fini dell'applicazione del divieto di pantouflage di cui all’art. 53, co. 16-ter d.lgs. n. 165/2001 - sono considerati dipendenti delle pubbliche amministrazioni anche i soggetti titolari di uno degli incarichi del d.lgs. n. 39/2013, ivi compresi i soggetti esterni con i quali l'amministrazione, l'ente pubblico o l'ente di diritto privato in controllo pubblico stabilisce un rapporto di lavoro, subordinato o autonomo.
Pertanto, il divieto si applica non solo ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, co. 2 del d.lgs. n. 165/2001, bensì anche a coloro che svolgono un incarico in enti pubblici e in enti di diritto privato in controllo pubblico.
Documenti Allegati
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