DL Ambiente: cosa prevede la bozza di decreto

In arrivo un nuovo decreto-legge. Tra le misure, alcune modifiche al Codice dell'Ambiente e disposizioni favorevoli all'uso delle energie rinnovabili

di Redazione tecnica - 19/09/2024

Modifiche al Codice dell’Ambiente (d.Lgs. n. 152/2006), nuove procedure per il ritiro dei RAEE, ok all’estrazione di gas naturale entro 12 miglia dalla costa ma niente nuove concessioni petrolifere; e ancora, priorità alle richieste di VIA inerenti progetti relativi a energie rinnovabili e idrogeno, così come per il rifacimento di impianti eolici e solari e per gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici onshore con potenza di almeno 50 MW ed eolici onshore da almeno 70 MW.

DL Ambiente: le proposte del MASE

Sono tante le novità che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha proposto nella bozza di DL Ambiente, recante “Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche di siti contaminati e dissesto idrogeologico”, il cui schema di Decreto-Legge è composto dai seguenti 13 articoli:

  • Art. 1 - Disposizioni urgenti in materia di valutazioni e ambientali
  • Art. 2 - Disposizioni urgenti coniugare le esigenze di salvaguardia dell’ambiente con le esigenze di sicurezza degli approvvigionamenti
  • Art. 3 - Misure urgenti per la gestione della crisi idrica
  • Art. 4 - Misure urgenti in materia di responsabilità estesa del produttore per il commercio elettronico
  • Art. 5 - Ulteriori urgenti per l’economia circolare
  • Art. 6 - Disposizioni urgenti per favorire il recupero di materie prime critiche dai RAEE
  • Art. 7 - Misure urgenti in materia di bonifica
  • Art. 8 - Istituzione della struttura di supporto al Commissario straordinario per il sito di interesse nazionale di Crotone Cassano e Cerchiara
  • Art. 9 - Disposizioni per il censimento e il monitoraggio degli interventi in materia di difesa del suolo)
  • Art. 10 - Programmazione e finanziamento degli interventi affidati ai Commissari di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico
  • Art. 11 - Disposizioni urgenti per le amministrazioni operanti nei settori dell'ambiente e della energetica
  • Art. 12 - Disposizioni urgenti per le funzionalità del Ministero dell'ambiente e della energetica
  • Art. 13 - Clausola di invarianza finanziaria

Procedure VIA: priorità per le rinnovabili

Sicuramente di particolare rilievo il carattere prioritario attribuito ai procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) legati a progetti su energie a fonti rinnovabili, fermo restando che le tipologie ammesse saranno elencate in un successivo decreto interministeriale. Nelle more dell'adozione del decreto sono da considerarsi prioritari, in quest’ordine:

  • a) i progetti concernenti impianti di idrogeno verde ovvero rinnovabile e i connessi impianti da fonti rinnovabili;
  • b) gli interventi di modifica. anche sostanziale, rifacimento, potenziamento o integrale ricostruzione di impianti alimentati da fonti eoliche o solari;
  • c) i progetti fotovoltaici on-shore e agrivoltaici on-shore di potenza nominale pari almeno a 50 MW e i progetti eolici on-shore di potenza nominale pari almeno a 70 MW.

La bozza di decreto prevede anche una riduzione dei tempi di valutazione da parte della Commissione PNIEC-PNRR, oltre a consentire un eventuale supporto operativo da parte del GSE.

Concessioni per giacimenti di petrolio o di gas naturale

Stop a nuove concessioni per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi liquidi, sia sul territorio nazionale che a mare. Le uniche consentite saranno quelle per le quali il permesso sia stato rilasciato prima dell’entrata in vigore del decreto, mentre per le proroghe si terrà conto delle riserve e del potenziale minerario ancora da produrre.

Diversa invece la sorte dei giacimenti di gas naturale, con la possibilità di ottenere la concessione per l’estrazione entro 12 miglia dalla costa per l’approvvigionamento di lungo termine, a condizione che:

  •  la domanda sia antecedente l’entrata in vigore del decreto;
  • il giacimento abbia riserva certa di almeno 500 milioni di metri cubi di gas.

Le ulteriori misure del Decreto

Altro aspetto importante quello dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE): vengono infatti semplificate le procedure di ritiro gratuito al momento della vendita di nuove apparecchiature, mentre sono previste pene più severe in caso di inadempimento.

Tra le altre misure, l’art. 9, che disciplina il monitoraggio degli interventi in materia di difesa del suolo da inserire sulla piattaforma ReNDiS e, all’art. 10, alcune importanti novità sulla programmazione e sul finanziamento degli interventi affidati ai Commissari per il contrasto del dissesto idrogeologico per ciascuna regione e provincia autonoma. Le misure sono finalizzate non solo a monitorare l’avanzamento dei piani, ma anche a risolvere eventuali criticità o inerzie nella loro attuazione.

© Riproduzione riservata

Documenti Allegati