Doppio cappotto: una soluzione per l'efficientamento energetico

In un nuovo manuale, ANIT affronta un aspetto ancora poco conosciuto ma particolarmente interessante in chiave Direttiva Green: il cappotto su cappotto

di Redazione tecnica - 28/01/2025

Le norme di riferimento per il sistema a cappotto

Nel processo di realizzazione del sistema a cappotto, le norme di riferimento sono:

  • la norma UNI TR 11715;
  • la norma UNI TR 11716;
  • la marcatura CE del Cappotto.

Norma UNI TR 11715

La norma UNI TR 11715 attiene gli “Isolanti termici per l'edilizia - Progettazione e messa in opera dei sistemi isolanti termici per l'esterno (ETICS)”.

La normativa tecnica sui cappotti, spiega il manuale, affronta anche il tema del raddoppio del cappotto dando poche ma precise indicazioni:

  • specifica la necessità di una attenta programmazione dei lavori;
  • indica la necessità di una tassellatura oltre all’incollaggio in tutti i casi, indicando la modalità della tassellatura stessa in base alla rimozione o alla conservazione dello strato di finitura del vecchio cappotto;
  • prescrive un’attenta valutazione delle condizioni del cappotto esistente, finalizzata ad eseguire una perizia, redatta da tecnico di terza parte, che permetta di valutare la possibilità di eseguire il raddoppio;
  • specifica le informazioni da raccogliere per la progettazione del sistema ETICS supplementare, ossia:
    • caratteristiche fisiche dell’edificio (spessore degli strati, punto di rugiada, ponti termici);
    • isolamento acustico;
    • antincendio (secondo le norme nazionali);
    • elementi di montaggio a taglio termico per carichi esterni;
    • tipo del nuovo sistema ETICS;
    • fissaggio del nuovo sistema ETICS.

Norma UNI 11716

Altra norma di riferimento è la norma UNI 11716:2018 relativa a “Attività professionali non regolamentate - Figure professionali che eseguono la posa dei sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS) - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”, che riporta la procedura per certificare le competenze delle figure professionali che posano il sistema a cappotto, definite per operatore base e caposquadra.

La certificazione dei posatori non è attualmente obbligatoria, ma l’impiego di manodopera certificata costituisce certamente una garanzia per la buona qualità del lavoro eseguito e quindi per la durabilità e l’efficacia del sistema posato. 

Marcatura CE del cappotto

Inoltre, ricorda ANIT, per la marcatura CE dei prodotti da costruzione si fa riferimento al Regolamento UE 305/2011 (appena sostituito dal Regolamento 2024/3110), applicato alla normativa nazionale in Italia col D.Lgs. n. 106/2017.

Come spiega l’Associazione, sono soggetti ad obbligo di marcatura CE i prodotti per i quali esiste a livello europeo una norma armonizzata di riferimento. Quelli per cui non esiste una norma possono ottenere la marcatura CE attraverso una procedura volontaria, l’ETA (Europea Technical Assessment), rilasciata sulla base di un EAD (European Assessment Document), ossia un documento guida che illustri quali prestazioni valutare per quel prodotto e con quale metodologia.

Il raddoppio del cappotto non rientra nell’ambito di applicazione dell’EAD 040083-00- 0404, pertanto gli interventi di raddoppio non possono avere la marcatura CE, pur essendo realizzati conformemente alla regola dell’arte e secondo le indicazioni del documento stesso.

 

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