Edilizia scolastica: assegnati 936 milioni per la riqualificazione
Le risorse sono destinate alla realizzazione di 399 interventi per la messa in sicurezza e il miglioramento dell'efficienza energetica delle scuole
Al via nuovi interventi per progetti di riqualificazione di edifici scolastici, da realizzare con fondi a valere sulle risorse del PNRR, assegnate con Decreto del Ministro dell’istruzione e del merito del 6 dicembre 2022, n. 320: con due recenti Decreti Direttoriali il MIM ha infatti ripartito 936 milioni di euro per la realizzazione di 399 interventi in edifici scolastici.
Messa in sicurezza di edifici scolastici: assegnati i fondi per la riqualificazione
Le risorse sono destinate a interventi di messa in sicurezza, riqualificazione, adeguamento sismico, prevenzione incendi ed eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici scolastici. Gli enti locali possono già avviare la definizione delle progettazioni e le procedure per l’affidamento dei lavori.
In particolare, sono stati autorizzati:
- 331 interventi per un importo di circa 835 milioni di euro autorizzati con decreto direttoriale del 28 febbraio 2023, n. 15;
- 68 Interventi per un importo di circa 101 milioni di euro autorizzati con decreto direttoriale 10 marzo 2023 n. 17.
L’efficacia delle graduatorie è subordinata alla registrazione del relativo decreto da parte degli organi di controllo.
Edilizia scolastica: la situazione in Italia
Interventi più che mai necessari, ricordando i dati dell’Anagrafe Nazionale dell'Edilizia Scolastica (SNAES) relativi alla situazione degli edifici scolastici in Italia:
- su 40.221 edifici solo 15.026, pari al 37,4%, sono in possesso del certificato di agibilità;
- 21.644 (53,8%) sono gli edifici che hanno il certificato di collaudo statico;
- 13.436 (33,4%) quelli in possesso del certificato di prevenzione incendi.
Ancora più allarmanti i dati relativi alla prevenzione del rischio sismico: gli edifici progettati o successivamente adeguati con la normativa tecnica antisismica sono soltanto 4.894 (12,2%), 15.790 (39,3%) quelli che non lo sono, mentre per 18.726 (46,6%) i dati non sono disponibili.
Circa un terzo degli interventi saranno realizzati in Emilia-Romagna, Lombardia e Sicilia; un ulteriore 30% tra Lazio e Campania, Piemonte, Basilicata, Sardegna e Toscana; Il 22% tra Puglia, Veneto, Calabria e Liguria; la restante quota tra tutte le altre regioni.
I lavori autorizzati comprendono le seguenti tipologie di intervento:
- adeguamento/miglioramento del rischio sismico ed efficientamento energetico (66%);
- demolizione e ricostruzione (21%);
- efficientamento energetico (8%);
- messa in sicurezza (5%).
Infine, il 40% dei finanziamenti è riservato alle regioni del Mezzogiorno. Eventuali risorse non assegnate verranno assegnate con un successivo decreto.
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