Gli effetti della sanzione alternativa alla demolizione dopo il Decreto Salva Casa
Il Decreto Salva Casa modifica la definizione di stato legittimo contenuta nel testo unico edilizia con importanti effetti per la fiscalizzazione degli abusi edilizi
La sanzione alternativa alla demolizione
Nel caso di interventi di:
- ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità (art. 33);
- eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire (art. 34);
- eseguiti in base a permesso annullato (art. 38);
l’attuale normativa edilizia consente (a determinate condizioni) l’irrogazione di una sanzione alternativa alla demolizione, con differenti effetti.
In particolare, l’art. 33, comma 2, relativamente agli interventi di ristrutturazione edilizia in assenza di permesso di costruire o in totale difformità, dispone che qualora, sulla base di motivato accertamento dell'ufficio tecnico comunale, il ripristino dello stato dei luoghi non sia possibile, il dirigente o il responsabile dell'ufficio irroga una sanzione pecunaria.
Anche il successivo art. 34, comma 2, relativo in questo caso agli interventi eseguiti in parziale difformità dal permesso di costruire, dispone che quando la demolizione non può avvenire senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, il dirigente o il responsabile dell'ufficio applica una sanzione.
Infine, l’art. 38, commi 1 e 2, relativo agli interventi eseguiti in base ad un permesso annullato, prevede che, qualora non sia possibile, in base a motivata valutazione, la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o la restituzione in pristino, il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale applica una sanzione.
Nell’irrogazione e pagamento delle 3 sanzioni alternative alla demolizione vi è, però, una enorme differenza:
- nei primi due casi (artt. 33 e 34) l’abuso edilizio viene “tollerato” dalla pubblica amministrazione ma resta pur sempre un abuso con tutte le conseguenze del caso (assenza dello stato legittimo, impossibilità di presentare titoli per intervenire sull’immobile oltre che impossibilità di accesso ai bonus edilizi);
- nel terzo caso (art. 38), l'integrale corresponsione della sanzione pecuniaria irrogata produce i medesimi effetti del permesso di costruire in sanatoria (art. 36).
Sostanzialmente solo la sanzione alternativa irrogata nel caso di interventi eseguiti in base ad un permesso annullato consente la sanatoria dell’abuso. Negli altri due casi no, almeno fino al Decreto Salva Casa.
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