Eliminazione barriere architettoniche: istituto il tavolo per i PEBA
Istituito presso il MIT il Tavolo per la definizione dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). Coinvolti anche i tecnici
Si è insediato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili a un’azione strategica in materia di Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA).
PEBA: ok al Tavolo per i Piani per l'eliminazione delle barriere architettoniche
Il Tavolo lavorerà per definire lo stato di attuazione dei PEBA e migliorarne l’applicazione, proponendo ai ministri promotori linee guida aggiornate e soluzioni normative omogenee sul territorio nazionale, rivendendo norme molto datate e promuovendo una progettazione universale sia per gli spazi pubblici che per gli spazi privati.
Alla riunione hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli; a coordinare il Tavolo sarà Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, che nella sua presentazione ha indicato le principali linee di lavoro che saranno sviluppate nei prossimi mesi attraverso alcune parole-chiave quali norme, incentivi, formazione, nuove tecnologie, informazione, comunicazione. Barbuto ha anche auspicato il raggiungimento di risultati concreti e fattibili, secondo le direttive indicate nel decreto interministeriale del 17 marzo 2024 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e del Ministero per la disabilità.
Al tavolo ha preso parte anche il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, rappresentato dal Segretario e delegato Giuseppe Maria Margiotta, che ha sottolineato come tutte le tematiche affrontate vedano come protagonisti a vario titolo gli ingegneri, che intendono mettere a disposizione le proprie competenze anche come impegno etico e deontologico. “L’IA, la domotica, la sicurezza inclusiva, le infrastrutture, i trasporti e l’impiantistica per la mobilità, tutta l’edilizia, pubblica e privata – ha detto Margiotta - sono aspetti diversi della progettazione universale, che vede le professioni tecniche artefici fattivi e responsabili e, fra esse, quella degli Ingegneri in primo piano. Le città stesse nel loro complesso devono essere il luogo in cui ogni persona possa muoversi in sicurezza e, perché no, in comodità”.
Infine un contributo importante dai professionisti è arrivato con l’invio di un primo documento di sintesi della normativa vigente in materia di barriere architettoniche, predisposto con la collaborazione dell’avv. Lorenzo Passeri, consulente della Fondazione CNI.
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