Equivalenza CCNL, cosa cambia con il correttivo al Codice Appalti
Il D.Lgs. n. 209/2024 ha inserito un nuovo allegato al Codice dei contratti pubblici che riguarda l’utilizzo del contratto collettivo nazionale e territoriale o il suo equivalente
Conclusioni
La questione dell’equivalenza tra contratti collettivi sembra destinata a rimanere un enigma normativo che si rinnova con ogni nuovo intervento legislativo. Se da un lato il correttivo al Codice Appalti mira a chiarire e dettagliare il quadro regolamentare, dall’altro introduce nuovi elementi di incertezza e complessità.
L’assenza di un regime transitorio efficace, l’ambiguità delle dichiarazioni di equivalenza, e la dipendenza da linee guida ministeriali che, nella migliore delle ipotesi, arriveranno con ritardi cronici, non fanno altro che alimentare il caos operativo. E mentre gli operatori del settore cercano di destreggiarsi tra adempimenti impossibili e interpretazioni divergenti, il legislatore sembra più interessato a risolvere problemi sulla carta che nella realtà.
Ma la domanda fondamentale rimane: siamo davvero sicuri che questa corsa all’iper-regolamentazione stia portando vantaggi concreti, o stiamo solo appesantendo un sistema già in affanno, allontanando gli investitori e paralizzando il mercato? La sensazione è che, ancora una volta, si stia perdendo di vista l’obiettivo reale: creare un sistema semplice, chiaro e funzionale per tutti.
Documenti Allegati
D.Lgs. n. 209/2024IL NOTIZIOMETRO