Equo compenso: modificare urgentemente il Codice dei Contratti
L’appello del presidente del CNAPPC Francesco Miceli: tutelare la dignità e la qualità delle professioni intellettuali con la piena applicazione delle norme
La Legge sull’Equo compenso va applicata in tutti i suoi aspetti, anche per quanto concerne gli affidamenti di incarico previsti dal Codice dei Contratti.
Equo compenso e Codice dei Contratti: armonizzare le norme
Lo ha ribadito senza indugi il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), Francesco Miceli, nel suo intervento di apertura della Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti PPC a Roma, ricordando le incongruenze ancora presenti tra legge n. 49/2023 e d.Lgs n. 36/2023.
Un’occasione per sottolineare, ancora una volta, che il compenso, secondo quanto previsto dalla Legge 49/2023, deve essere commisurato alla qualità, alla quantità e alle caratteristiche delle prestazioni svolte e che questo principio riveste una importanza dal punto di vista economico e sociale. "Si rilancia così il tema del progetto e della sua qualità, con l’obiettivo di superare le criticità presenti nel Codice dei contratti" che, chiarisce Miceli, “a breve saranno oggetto di valutazione”.
La nota degli architetti al Governo
Il Presidente degli Architetti PPC ha ricordato che “l’applicazione dell’equo compenso è un’importante conquista per il mondo delle professioni per la quale, in questi anni, il CNAPPC si è fortemente impegnato nella consapevolezza della sua importanza per la tutela e per la dignità delle professioni intellettuali".
Proprio per questo Miceli ha annunciato l’invio di una nota ufficiale al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Lavoro, per evidenziare la necessità di applicare senza riserve la Legge sull’Equo compenso, adeguando coerentemente il dettato della legge il Codice dei contratti: “un chiaro segnale politico ,volto a non penalizzare la professione ed in particolare quella esercitata dai più giovani”.
Infine, tra gli altri temi affrontati durante la Conferenza Nazionale degli Ordini, la nuova disciplina delle costruzioni, la rigenerazione urbana e la legge per l’Architettura. Oggi è anche previsto un altro importante appuntamento per la comunità degli architetti italiani, con la Festa dell’Architetto 2023, alle ore 15 a Roma presso Palazzo Brancaccio, durante la quale saranno assegnati i Premi “Architetto italiano” e “Giovane talento dell’Architettura italiana”.
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