Fabbricati rurali: spetta il bonus ristrutturazione?

Il Bonus Casa 50% spetta nel caso di ristrutturazione di un fabbricato rurale che venga convertito ad uso abitativo? Ecco la risposta del Fisco

di Redazione tecnica - 11/02/2024

È possibile richiedere le detrazioni fiscali previste per le ristrutturazioni edilizie (c.d. “Bonus Casa 50%”) per interventi su un immobile accatastato come fabbricato rurale, ma che al termine dei lavori sarà utilizzato come abitazione? Si tratta di un interessante quesito posto a Fisco Oggi in relazione alla possibilità di usufruire delle detrazioni  previste dall'art. 16-bis del TUIR anche per fabbricati non residenziali alla data di inizio lavori.

Bonus Casa: per quali interventi spetta?

Ci riferiamo alle agevolazioni introdotte dall’art. 16-bis, comma 1 del TUIR, che prevede una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese documentate fino a 48mila euro (che l’art. 16, comma 1, del D.L. n. 63/2013, ha elevato fino al 31 dicembre 2024 al 50% su un massimale di 96mila euro) per unità immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuate le seguenti tipologie di interventi:

  • a) di cui alle lett. a) b), c) e d) dell'articolo 3 del d.P.R. n. 380/2001 effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale di cui all'articolo 1117 del codice civile;
  • b) di cui alle lettere b), c) e d) dell'articolo 3 del d.P.R. n. 380/2001, effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, e sulle loro pertinenze;
  • c) necessari alla ricostruzione o al ripristino dell'immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti nelle categorie di cui alle lettere a) e b), sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza, anche anteriori alla disposizione in esame;
  • d) relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune;
  • e) finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, aventi ad oggetto ascensori e montacarichi, alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia adatto a favorire la mobilità interna ed esterna all'abitazione per le persone portatrici di handicap in situazione di gravità, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992;
  • f) relativi all'adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
  • g) relativi alla realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici, al contenimento dell'inquinamento acustico;
  • h) relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia;
  • i) relativi all'adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione;
  • l) di bonifica dall'amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

Bonus Casa: gli adempimenti per non perdere le detrazioni

Sul punto ricordiamo che ai sensi del Decreto interministeriale 18 febbraio 1998, n. 41, i soggetti che intendono avvalersi delle agevolazioni devono:

  • indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione e a conservare ed esibire a richiesta degli uffici i documenti richiesti;
  • comunicare preventivamente all’ASL territorialmente competente, mediante raccomandata, la data di inizio dei lavori;
  • conservare ed esibire le fatture o le ricevute fiscali comprovanti le spese effettivamente sostenute;
  • pagare le spese detraibili mediante bonifico bancario in cui siano specificati causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA, oppure il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Ok al Bonus Casa per ristrutturare un fabbricato rurale

Secondo quanto previsto dalla norma, l’intervento effettuato dal contribuente rientra fra quelli previsti alla lettera b) dell'art. 16-bis, comma 1 del TUIR, motivo per cui, come specifica anche l'Agenzia delle Entrate nella sua risposta, per lavori di ristrutturazione di un fabbricato rurale è possibile usufruire della detrazione d’imposta del 50% a condizione che:

  • si sia in possesso di tutte i requisiti richiesti per la concessione del beneficio fiscale;
  • nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori di ristrutturazione risulti esplicitamente che gli stessi comportano il cambio di destinazione d’uso dell’immobile ristrutturato (da fabbricato rurale ad abitativo).

 

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