Fondi PNRR: assegnati 900 milioni al miglioramento delle reti idriche
La Conferenza unificata ha approvato lo schema di decreto per l’accesso ai fondi destinati a interventi di miglioramento delle reti idriche
PNRR e assegnazione risorse: è stato approvato dalla Conferenza Unificata lo schema del decreto che destina 900 milioni di euro al miglioramento delle reti idriche, da utilizzare per interventi volti alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, e per la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti. Di questi, ben 360 milioni di euro, pari al 40% del totale, saranno dedicati alle regioni del Centro e del Sud Italia.
Fondi PNRR. 900 milioni per le reti idriche
Tra le opere che possono accedere al bando per l'assegnazione delle risorse sono stati individuati i seguenti interventi:
- installazione di strumenti tecnologici per la misura delle portate, delle pressioni e dei livelli d’acqua nei serbatoi;
- modellazione idraulica della rete;
- pre-localizzazione delle perdite;
- interventi di manutenzione straordinaria;
- installazione di ‘contatori intelligenti’ per la misurazione dei volumi consumati dall’utenza.
Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate dagli Enti di Governo d’Ambito in due finestre temporali:
- la prima, con dotazione finanziaria pari a 630 milioni di euro, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’Avviso sulla Gazzetta Ufficiale;
- la seconda, entro il 31 ottobre 2022, assegnerà i restanti 270 milioni.
Conferenza Unificata MIMS: le risorse assegnate
Con la Conferenza Unificata, il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (MIMS) ha ad oggi definito gli atti di ripartizione e di assegnazione delle risorse per oltre 60,1 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano Complementare (PC): il 98% del totale di sua competenza, pari a 61,4 miliardi di euro.
Tra i soggetti destinatari per l’attuazione delle risorse sono stati individuati:
- Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), responsabile di investimenti pari a 35 miliardi di euro (57,%);
- Regioni ed Enti territoriali, con l’assegnazione di 13,4 miliardi di euro (21,9%);
- concessionari e società di gestione, cui competono interventi per 7 miliardi (11,4%),
- Autorità di Sistema Portuale, per cui sono stati previsti investimenti per 3 miliardi (4,9%);
- imprese e altri soggetti economici (1,6 miliardi, pari al 2,5%);
- Provveditorati Opere Pubbliche del Mims (1,4 miliardi, pari al 2,3%).
Inoltre, 25,6 miliardi di euro del totale delle risorse verranno destinati a investimenti in infrastrutture e mobilità sostenibili ‘territorializzati’, ossia risorse assegnate a Regioni ed Enti locali per progetti di propria competenza, oppure assegnate ad altri soggetti attuatori per interventi che ricadono su specifici territori, come il caso dei porti e delle reti ferroviarie regionali.
Il Ministero ha anche completato le intese con Regioni ed Enti locali per le seguenti attività:
- rinnovo del parco mezzi pubblici in senso ecologico;
- riqualificazione dei porti;
- potenziamento di linee ferroviarie regionali, ciclovie turistiche e urbane, metropolitane infrastrutture per le Zone Economiche Speciali (ZES);
- interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana inseriti nel programma Pinqua sulla qualità dell’abitare;
- rafforzamento delle strutture idriche;
- miglioramenti delle reti stradali nelle aree interne
- efficientamento delle cittadelle giudiziarie.
Rimangono da assegnare ancora 1,2 miliardi di euro, così suddivisi:
- progetti per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto stradale e ferroviario (530 milioni);
- monitoraggio tecnologico di ponti e viadotti su strade statali e autostrade (450 milioni);
- digitalizzazione dei sistemi di logistica (250 milioni).
Le assegnazioni avverranno nel corso del primo trimestre del 2022.
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