Frodi Superbonus 110%: sequestro preventivo per oltre 19,5 milioni di euro
La Guarda di Finanza ha sequestrato oltre 19,5 milioni di euro di crediti fiscali da superbonus 110% in fase di imminente liquidazione
Grazie ai meccanismi di controllo previsti dal legislatore per la fruizione delle detrazioni fiscali del 110% (superbonus) sono marginali le frodi che sono state realizzate nell’ambito di questa misura. Marginali ma esistenti come dimostra il lavoro della Guardia di Finanze che ha recentemente portato a termine un’indagine con il sequestro preventivo di oltre 19,5 milioni di euro, in fase di imminente liquidazione.
Frodi fiscali
Il problema delle frodi fiscali dovute al meccanismo di cessione dei crediti edilizi di cui all’art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) ha cominciato ad essere percepito a partire da settembre 2021. Quindi la pubblicazione del Decreto Legge n. 157/2021 che ha esteso gli stessi meccanismi di controllo (asseverazione di congruità delle spese e visto di conformità) ai bonus minori, colpevolmente lasciati senza.
Nonostante i meccanismi di controllo, grazie all’attività della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate non è un mistero che i molti siano riusciti a frodare lo Stato (o almeno a provarci).
Nell’ambito di un’attività d’indagine condotta dalla Guardia di Finanza congiuntamente all’Arma dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Roma, è stato eseguito un sequestro preventivo di crediti fittizi da Superbonus 110%, di cui all’art.119 del D.L. 34/2020, per un valore di oltre 19,5 milioni di euro, in fase di imminente liquidazione. Le indagini sono partite da una segnalazione, presentata alla Tenenza Carabinieri di Mira, da parte di un cittadino veneziano che aveva eseguito presso la propria abitazione alcuni lavori di ristrutturazione favoriti dal bonus del 110% sulla spesa sostenuta.
Dopo i primi accertamenti, emergeva un meccanismo fraudolento, applicato su larga scala e riguardante più di un centinaio di cittadini di tutta Italia, in forza del quale si producevano crediti fittizi per un valore totale di oltre 19,5 milioni di euro. Il monitoraggio quotidiano dei bonus falsi ha permesso l’intervento da parte dei finanzieri di Mirano, con il sequestro preventivo d’urgenza di crediti del valore di oltre 17,5 milioni, in fase di imminente cessione verso società terze estranee alla frode, le quali le avrebbero utilizzate in compensazione delle imposte dovute, con un conseguente danno per l’Erario.
Sequestro preventivo del credito
A seguito del trasferimento del fascicolo per competenza, il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma ha emesso un decreto di sequestro preventivo, per un importo complessivo di oltre 19.5 milioni di euro. Il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari, nella quale vale la presunzione di non colpevolezza, e avverso il provvedimento possono essere azionati i mezzi d’impugnazione previsti dal codice di rito.
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