Immobile in ristrutturazione: si paga l’IRPEF?
Cosa prevede il TUIR nel caso non si disponga di un immobile oggetto di ristrutturazione straordinaria? Ecco la risposta del Fisco
Cosa succede in termini di tassazione se un immobile è in ristrutturazione straordinaria? Oltre all'IMU, va pagata anche l'IRPEF oppure no? Si tratta del dubbio di un contribuente, proprietario di una seconda casa nello stesso comune dove risiede, e sul quale Fisco Oggi ha fornito dei chiarimenti.
Reddito da fabbricati: quando l'IRPEF non è dovuta
Per rispondere, l'Agenzia delle Entrate ha richiamato la normativa di riferimento, ovvero l'art. 36, comma 3 del d.P.R. n. 917/1986 (TUIR), che elenca i casi in cui gli immobili non producono reddito di fabbricati e, quindi, non vanno riportati nella dichiarazione dei redditi.
Ricordiamo che il reddito dei fabbricati è costituito dal reddito medio ordinario ritraibile da ciascuna unità immobiliare urbana. Come riporta il comma 3 dell'art. 36 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, “Non si considerano produttive di reddito, se non sono oggetto di locazione, le unità immobiliari destinate esclusivamente all'esercizio del culto, compresi i monasteri di clausura, purché compatibile con le disposizioni degli articoli 8 e 9 della Costituzione e le loro pertinenze. Non si considerano, altresì, produttive di reddito le unità immobiliari per le quali sono state rilasciate licenze, concessioni o autorizzazioni per restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, limitatamente al periodo di validità del provvedimento durante il quale l'unità immobiliare non è comunque utilizzata”.
Ciò significa che, durante il periodo di ristrutturazione (naturalmente comprovato da un titolo come la CILA), il proprietario non è tenuto a dichiarare l’immobile, a condizione che non ne abbia usufruito.
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