Industria e costruzioni: in calo i prezzi alla produzione
L'ultimo report ISTAT con i dati del primo trimestre 2023 conferma la diminuzione dei prezzi alla produzione dell’industria, grazie soprattutto agli ulteriori ribassi sul mercato interno dei prezzi dei prodotti energetici
Continuano a diminuire i prezzi alla produzione dell’industria, grazie soprattutto agli ulteriori ribassi sul mercato interno dei prezzi dei prodotti energetici, segnando una decisa decelerazione della crescita tendenziale. Lo rileva Istat nel consueto report sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni, relativo a marzo 2023.
Prezzi alla produzione di industria e costruzioni: i dati ISTAT di marzo 2023
Come riporta l’Istituto Nazionale di Statistica, per il mercato interno, si ritorna al valore del marzo 2021, consolidando la fase di rientro del fenomeno inflattivo a monte. Non solo: rallenta ancora la crescita su base annua dei prezzi per quasi tutti i settori manifatturieri e, per la prima volta dopo oltre due anni, si rileva una flessione tendenziale dei prezzi per coke e prodotti petroliferi raffinati e metalli e prodotti in metallo.
Stessa situazione anche per le costruzioni, settore nel quale i prezzi si confermano in calo; la flessione congiunturale più ampia per strade è dovuta al ribasso dei costi di alcuni materiali che più che compensa il rincaro dei noli; su base annua, la crescita è in netto rallentamento sia per edifici sia per strade.
I dati sui prezzi alla produzione dell'industria
Scendendo nel dettaglio, a marzo 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dell’1,5% su base mensile e crescono del 3,8% su base annua (era +9,6% a febbraio). Sul mercato interno i prezzi diminuiscono del 2,0% rispetto a febbraio e aumentano del 3,0% su base annua (da +10,0% del mese precedente).
Al netto del comparto energetico, i prezzi non variano in termini congiunturali e registrano una crescita tendenziale in rallentamento (+6,5%, da +8,8% di febbraio). Sul mercato estero i prezzi diminuiscono su base mensile dello 0,2% (-0,1% area euro, -0,2% area non euro) e crescono su base annua del 5,1% (+4,8% area euro, +5,4% area non euro). Guardando all’andamento del primo trimestre 2023, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 6,0% (-8,0% mercato interno, +0,2% mercato estero).
In particolare, si rilevano incrementi su base annua per quasi tutti i settori manifatturieri: i più marcati riguardano articoli in gomma e materie plastiche (+12,1% mercato interno, +10,6% area euro, +6,7% area non euro), industrie alimentari, bevande e tabacco (+11,7% mercato interno, +10,5,% area euro, +10,4% area non euro) e prodotti chimici (+7,4% mercato interno, +10,5% area euro, +9,5% area non euro).
Flessioni tendenziali si registrano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,5% mercato interno, -5,2% area euro, -11,3% area non euro) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-1,0% mercato interno, -5,2% area euro, -3,5% area non euro).
Mercato delle costruzioni: andamento dei prezzi alla produzione
In riferimento ai prezzi alla produzione delle costruzioni, a marzo 2023 quelli per “Edifici residenziali e non residenziali” diminuiscono dello 0,2% su base mensile e crescono del 2,5% su base annua (da +5,2% di febbraio). I prezzi di “Strade e Ferrovie” diminuiscono dello 0,9% in termini congiunturali e crescono del 3,3% in termini tendenziali (era +5,8% il mese precedente).
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